Il tifoso del Liverpool, Sean Cox, rimasto gravemente ferito negli scontri antecedenti la semifinale di andata nella città inglese davanti all’Anfield Road, Liverpool-Roma dello scorso 24 aprile, continua la sua riabilitazione grazie anche alla campagna “Support Sean” che ha raggiunto ilo milione di euro, raccolti fra tutti i tifosi, anche romanisti, che hanno aiutato lo sfortunato tifoso dei “Reds”. La moglie Martina ha voluto testimoniare il suo ringraziamento a tutti quelli che hanno permesso questo stando vicino al marito sempre e in ogni occasione:
“Abbiamo trascorso molto tempo con Sean durante il periodo di Natale al National Rehabilitation Hospital, dove continua a fare progressi. Non ha più il sondino gastrico, ha cominciato a mangiare e bere nuovamente grazie all’aiuto del fantastico staff infermieristico. Ora dice anche qualche altra parola e sta provando a cantare con noi delle canzoni familiari. Sono segnali incoraggianti per tutti noi”.
“Durante questo periodo, la nostra famiglia ha provato a far comprendere a Sean tutto il sostegno pubblico che ha ricevuto negli ultimi 8 mesi dall’attacco. Gli abbiamo mostrato i post sui social media, i ritagli dei giornali e i video delle raccolte fondi fatte in Irlanda, in Inghilterra e anche fuori, la pagina GoFundMe e il sito SupportSean.com, le lettere e le magliette firmate per aiutarlo nella sua guarigione”.
“Un anno fa, in questo periodo, eravamo una normale famiglia in attesa di scoprire le novità che avrebbe portato il nuovo anno. Io o Sean non avremmo mai sognato che 12 mesi dopo ci sarebbero stati siti web o interviste ai media o eventi di raccolte fondi a causa di quello che è successo a Sean dopo essere stato attaccato lo scorso 24 aprile. Anche se è stato un periodo tremendamente difficile, quello che ha aiutato me e i miei ragazzi a superarlo è stato il sostegno della famiglia, degli amici, dei tifosi e di tutta la popolazione”.
“La campagna per Sean ci ha permesso di raccogliere 1,1 milioni di euro. Persone che non abbiamo mai incontrato sono state lì per noi in tanti, molti modi, insieme alla nostra famiglia, agli amici e alla comunità locale. Nel 2019 dovremo di nuovo affrontare questa battaglia, ma il nostro fardello viene alleggerito da questo amore e sostegno per Sean”.
“Grazie per tutto quello che avete fatto per Sean, la mia famiglia e per me durante il 2018. Alle comunità di Dunboyne, di Dublino, dell’Irlanda, di Liverpool e molti altri posti nel mondo; alle persone che hanno partecipato agli eventi per Sean, organizzato raccolte fondi o donato online; al bambino che ha mandato 5 euro della sua paghetta a casa nostra. Abbiamo un debito di gratitudine nei vostri confronti. Grazie e buon anno”.