Seconde squadre e Serie C. In giornata la FIGC ha diramato il comunicato che spiega criteri e procedure valevoli per l’integrazione del campionato di Serie C con le tanto attese squadre riserve delle società impegnate nel nostro massimo campionato.
Completare la classifica: le seconde squadre entreranno in gioco per colmare eventuali lacune nell’organico della Serie C. In soldoni: se salterà il banco, quando salterà il banco, le società di C fallite o comunque non iscritte al campionato saranno rimpiazzate. Con un ordine preciso: una seconda squadra, una squadra retrocessa dalla C, una squadra che abbia partecipato ai playoff di Serie D. Ordine più o meno teorico: delle retrocesse, soltanto il Prato avrebbe i requisiti per accedere al ripescaggio. Nel mare magnum della Serie D non ci avventuriamo, ma di sicuro è da verificare quante squadre, tra quelle partecipanti ai playoff, avranno effettivamente l’interesse e la disponibilità economica necessari per iscriversi al campionato di Serie C.
Quanti posti? È una domanda a cui è troppo presto per dare una risposta, ma ovviamente fondamentale. È troppo presto perchè non è ancora chiaro quante squadre non si iscriveranno al prossimo campionato di Serie C. Non è un mistero che il Bassano, con il trasloco dei Rosso a Vicenza, potrebbe andare in questa direzione. O che il presidente Secondo abbia già dato il suo addio alla Pro Vercelli. Anche in questi casi, però, gli scenari sono tutti in divenire. Con ragionevole approssimazione, è facile immaginare che a fine stagione i posti “liberi” saranno 3-4, nel peggiore dei casi. Di conseguenza, spazio per due seconde squadre.
La graduatoria. Fermo restando che i criteri per stabilire l’ordine dei ripescaggi non esauriscono i problemi (per ottenere la licenza nazionale sarà infatti necessario dotarsi di uno stadio all’altezza), definiscono la graduatoria delle seconde squadre di Serie A che potrebbero andare a giocare in Serie C. Al momento, le società interessate sembrano quattro: Juventus, Roma, Inter e Milan. Da verificare Atalanta e Udinese, più orientate al no. La graduatoria si compone di tre criteri.
A) Giovani calciatori convocati nelle Nazionali Italiane dalla Under 21 alla Under 15 (valore
40%). È il criterio più pesante a livello numerico. Sono considerate le ultime tre stagioni sportive: le società interessate saranno inserite in una classifica, con 20 punti a quella che avrà collezionato più convocazioni, e poi via scendendo fino a un punto. Da considerare, in questo come nei criteri successivi, che saranno inserite in graduatoria anche società eventualmente non interessate alla creazione di una seconda squadra.
B) Classifica finale dell’ultimo Campionato (valore 30%)
Anche qui graduatoria da 20 a 1 punto. Tornando alle squadre interessate, la Juve avrebbe 20 punti, la Roma 18, l’Inter 17 e il Milan 15. Bianconeri in netto vantaggio sotto questo profilo. Pur non essendo il più “pesante”, può essere quello decisivo: in caso di parità di punteggio nella classifica finale, sarà preferita la squadra meglio piazzata in classifica.
C) Numero medio degli spettatori allo stadio dalla stagione 2012/2013 alla stagione 2016/2017
(valore 30%)
Un criterio che può creare meno differenze di quanto sembrerebbe. Perché sulla carta Inter e Milan “stracciano” Juventus e Roma, con differenze anche da 20mila tifosi come media annuale. Però bianconeri e giallorossi dovrebbero piazzarsi comunque al quarto e quinto posto di questa graduatoria (di mezzo c’è il Napoli), con una differenza di 3-4 punti rispetto ai nerazzurri. In pratica, Juventus e Inter chiuderebbero a pari punti, e allora diventerebbero decisive le convocazioni azzurre degli ultimi anni. Un mare magnum in cui si dovranno addentrare gli organi preposti. In teoria, i bianconeri dovrebbero essere in vantaggio, ma è un calcolo che al momento può essere solo approssimativo. Fondamentale, infine, sarà la costruzione dei gironi: oggi Gravina ha aperto al ritorno a nord-centro-sud. Avere Juventus e Inter in lotta nel girone del nord squilibrerebbe non poco la competizione: uno dei tanti grattacapi in arrivo, per un’estate che le seconde squadre non sembrano aver semplificato.