Alla fine, si sono accontentate dello zero a zero. Si risolve con una nulla di fatto la lunga battaglia giudiziaria tra L’As Roma e la Basic-Robe di Kappa, ex sponsor tecnico dei giallorossi.
Il club e la correlata Soccer Sas erano state citate in giudizio dall’azienda piemontese per la risoluzione anticipata del contratto di sponsorizzazione decisa unilateralmente dalla Roma il 23 novembre 2012: la società di Pallotta ha lamentato gravi difetti sul materiale tecnico e d’abbigliamento realizzata per la stagione sportiva 2012/2013. Basic ha richiesto un risarcimento per i danni, quantificati in 62 milioni di euro circa, a sua volta il club di Pallotta ha chiesto danni per un importo di complessivi 100 milioni di euro in favore di AS Roma e 35 milioni di euro in favore di Soccer. Dopo udienze, perizie e rinvii vari, lo scorso 7 gennaio 2019, le parti – si legge nella relazione sulla semestrale appena approvata dalla Roma – hanno rinunciato alle reciproche pretese, «con impegno congiunto a far estinguere il relativo giudizio per abbandono».
Dagli sponsor al calciomercato, spulciando le 96 pagine del bilancio, si possono leggere i costi totali di Cristante, Nzonzi e Schick, rispettivamente pagati al momento 26.6, 29.431 e 40.623 milioni di euro compresi i bonus maturati e le commissioni. Per Schick sono già stati conteggiati i 20 milioni ulteriori che la Roma dovrà alla Sampdoria dal 1° febbraio 2020, anche se il ceco dovesse essere nel frattempo ceduto.