Siamo portati a rimpiangere sempre il passato, senza curarsi magari se sia migliore o peggiore delle novità. Una volta la partenza delle favorite del campionato era sempre una sorta di allenamento prolungato, con l’avvio della stagione che non proponeva reali difficoltà per le formazioni più quotate. Adesso che i favori per le squadre migliori sono stati aboliti, tutto diventa più allettante dal punto di vista dell’interesse e dello spettacolo. Ma la sorte ha fatto sì che la fase di avvio perdesse un po’ del suo richiamo. Non ci sono scontri diretti per le formazioni di maggior peso, tra le quali è sempre giusto inserire la Roma, per i suoi piazzamenti ai vertici della classifica, ma anche una Lazio che sta ritrovando il suo prestigio. E dunque, a leggere il calendario della giornata inaugurale, si torna un po’ indietro nei tempi, con la capolista preventivata attesa a un impegno di importanza certamente poco notevole, anche se il Cagliari, magari a fasi alterne, qualche sorpresa l’ha spesso procurata.
Ma la grande favorita del torneo, quella Juventus che mette in fila scudetti come noccioline, non può ritenersi al sicuro, nonostante la differenza di blasone rispetto agli isolani. La dominatrice incontrastata delle ultime stagioni sembra infatti non essersi liberata dalle tossine accumulate dopo l’amarezza di Cardiff, ennesima finale fallita dai bianconeri. Un mercato turbolento, segnato dagli addii, non senza veleni, di Bonucci e Dani Alves, e un precampionato caratterizzato da molte incertezze e culminato con la netta sconfitta in Supercoppa, mettono la squadra di Allegri nella scomoda posizione di chi non può sbagliare nulla. Altra atmosfera si respira in casa dell’altra big impegnata negli anticipi del sabato. Specialmente dopo il micidiale esordio in Europa, pare che il primo rivale della naturale pretendente allo scudetto debba essere ricercato proprio al Sud. Non più, dunque, come una volta, quando sembrava una legge scritta la rivalità confinata tra Lombardia e Piemonte.
E, questo, grazie non tanto agli alti e bassi accusati dalle formazioni milanesi, quanto alla crescita esponenziale di un Napoli che non usurpa nulla quando si propone come avversario principale nell’inseguimento della favorita per lo scudetto. Napoli che si è guadagnato un ruolo rilevante con l’arrivo di Sarri, la crescita di Insigne e la garanzia di un Hamsik sempre più protagonista. Niente comode passeggiate, però, per le formazioni di primissimo piano del campionato. Una volta designato il Napoli come possibile antagonista principale della favorita, va infatti detto che con gli azzurri il calendario non è stato del tutto benevolo. La trasferta di Verona, sul campo dell’Hellas, è di quelle che non promettono una serata di vacanza, nonostante Sarri possa contare sulla persistente vena di Mertens. Non ci si lasci ingannare dalla veste di neopromossa indossata dagli scaligeri, storicamente avversari poco inclini a favori di sorta. L’entusiasmo del pubblico di casa per la ritrovata categoria potrebbe contribuire a rendere problematico il compito del Napoli. Da domani si tornerà alla normalità con orari allineati e il solo anticipo per la Roma. Ma intanto l’antipasto è già molto appetitoso.