Mille e cinquecento, cinquanta, tre: in ordine di grandezza, non di importanza. Mille e cinquecento romanisti in viaggio verso Ferrara, direzione stadio Paolo Mazza, nel cinquantesimo anniversario della prematura scomparsa di Giuliano Taccola. Per aiutare la Roma a conquistare tre punti in casa della Spal, di fondamentale importanza per il nostro immediato futuro. Il passato però non si dimentica, riprendendo le parole di uno dei cori più in voga dedicati a questa maglia storica. Oggi ancora di più nella sua tinta gialla come il sole impreziosita da un marchio speciale di speciale amore. “Giuliano”, la scritta che campeggerà sulla divisa dell’undici giallorosso. Gialla come i cartoncini che l’11 gennaio del 2015 avvolsero come in un abbraccio il due aste con il volto di un “capitano, figlio di Roma e bandiera”.
Perché a volte si può essere capitani pur senza indossare una fascia, ma ancor di più si può diventare figli di una città pur essendo nati altrove, anche ad oltre 300 chilometri dalla Capitale. Perché Roma e i romanisti quando adottano lo fanno per sempre, tramandando di generazione in generazione il ricordo di un attaccante che ha fatto impazzire di gioia migliaia di romanisti creando scompiglio nelle difese avversarie. In mille e cinquecento sono pronti a raggiungere Ferrara, chi macinando chilometri sull’Autostrada del Sole, chi facendo scalo a Bologna per l’ultima mezz’ora di trepidante attesa osservando il passare inesorabile delle rotaie. Sono stati letteralmente polverizzati i tagliandi a disposizione, con la parola “tutto esaurito” che anche in questa stagione sembra far sempre più rima con la tifoseria romanista. (…)
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