Giuliano, un ragazzo. Sulla speciale maglia che la Roma indosserà domani a Ferrara nel giorno del 50° anniversario della morte di Taccola non c’è il cognome di un professionista, ma il nome di un compagno di squadra. Lo aveva anticipato Ranieri in conferenza stampa («Per sempre nel mio cuore»), lo ha poi confermato il club con un comunicato nel pomeriggio. Il suo nome impresso sulla manica sinistra della terza maglia gialla sarà affiancato dal logo della Hall of Fame, Pantheon giallorosso in cui l’attaccante morto a Cagliari il 16 marzo 1969 è ufficialmente entrato a novembre scorso assieme De Micheli e Volk, nella serata in cui è stato celebrato anche l’ingresso di Totti avvenuto l’anno prima. Non una votazione dei tifosi, come sempre avvenuto fino al 2016, ma una decisione della Roma che ha completato quella Hall of Fame di sedici “capitani e bandiere” che la Curva Sud innalzò al cielo nel derby dell’11 gennaio 2015. E lì, accanto alle leggende del passato e del presente giallorosso, rimarrà per sempre.
«Giuliano Taccola è probabilmente il campione più sfortunato che abbia vestito la maglia della Roma, per questo il suo nome è scolpito nella memoria del club e dei suoi tifosi», ha dichiarato il vicepresidente Mauro Baldissoni nel comunicato diffuso dalla Roma. «L’opportunità di portare il suo nome in campo nel giorno esatto del 50° anniversario della sua morte ci inorgoglisce ed è un piacere poterlo fare dopo averlo inserito nell’ultima classe della Hall of Fame della Roma, interpretando così il desiderio dei romanisti».
Il ricavato alla famiglia (…)
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