Da «c’eravamo tanto amati» ai piatti che volano in cucina. Per i bilanci di Roma e Inter è fondamentale la qualificazione alla prossima Champions League. I due allenatori lo sanno benissimo, anche perché sono appena stati scottati da un mercato di riparazione che ai nerazzurri ha dato poco e ai giallorossi quasi niente. Non stupisce, perciò, che i rapporti tra Luciano Spalletti, ex al veleno, e Eusebio Di Francesco abbiano passato i confini della guerra fredda e siano arrivati al duello rusticano. Con Francesco Totti sullo sfondo per aumentare ancora la temperatura percepita.
Tutto parte da una dichiarazione di Di Francesco al termine di Roma-Benevento, che era passata un po’ inosservata forse per la tarda ora: «Non siamo partiti bene e abbiamo subìto gol alla prima azione avversaria. Ma per fortuna le partite durano 90 minuti e, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo fatto molto meglio. Siamo stati bravi a non perdere la testa. Ci sono squadre che fanno magari mezzo tiro in porta, vincono e stanno più su. A noi invece, che creiamo così tanto, ci serve sempre qualche tiro in più per fare gol». A Spalletti è arrivato il «riportino», come dice lui, e l’allenatore nerazzurro ha risposto nella conferenza stampa prima di Genoa-Inter: «Di Francesco ha detto che sopra la Roma ci sono squadre che hanno fatto mezzo tiro in porta? Ce ne sono altre sopra la Roma. Se però si riferisce a noi, dato che non è la prima volta, dico che sono d’accordo con lui. La Roma poteva stare molto più in alto e infatti negli anni precedenti lottava per il campionato con il Napoli, per cui i riferimenti sono questi». Per la cronaca, con Spalletti in panchina la Roma è arrivata terza (prese il posto dell’esonerato Garcia il 10 gennaio 2016, con la squadra al quinto posto) e seconda.
Il tecnico di Certaldo ha per l’ennesima volta risposto anche a Totti, che in settimana ha detto di non aver mai avuto un vero colloquio con il tecnico: «Totti si è espresso in modo inequivocabile, io ho avuto sempre disponibilità e sempre la avrò nei suoi confronti. Se la pensa così mi dispiace, segna un punto definitivo. Non ci posso fare niente». Spalletti e Di Francesco hanno lavorato insieme nella stagione 2005-2006, la prima del tecnico toscano sulla panchina giallorossa. Di Francesco era il team manager, ma il feeling tra i due non scattò mai. Eusebio decise così di andarsene dalla Roma e, dopo un anno sabbatico, andò a Castel di Sangro a fare il direttore sportivo. Al di là delle frasi fatte, il rapporto tra di loro non si è mai aggiustato veramente. La volata per la zona Champions League sarà lunga e tortuosa. La rivalità tra i due tecnici le darà ancora più significato.