Il ricordo della remuntada in Deportivo-Milan come fantasma per tenere sveglia la Roma, ma anche tanto turnover per far rifiatare chi ha tirato il carro finora. Si gioca stasera all’Olimpico (ore 19) il ritorno dei sedicesimi di Europa League col Villarreal frastornato una settimana fa per 0-4 dai giallorossi. Spalletti sembra disteso, sa che la qualificazione è ormai in tasca ma un segnale in avvio di conferenza lo lancia comunque: «La storia del calcio è piena di ribaltoni clamorosi, penso a Milan-Deportivo, coi rossoneri che avevano vinto 4-1 e poi hanno perso 4-0 in Spagna. Noi domani non gestiremo nulla, anche perché dalla nostra testa non uscirà mai il pensiero di rivivere serate importanti come quella di una settimana fa. Voglio che i giocatori pressino e scendano in campo per vincere, non per lo 0-0. Se così non fosse sarei deluso da me stesso ma anche un po’ da loro». Anche perché stasera saranno in molti a poter dimostrare qualcosa al tecnico: «Voi le chiamate riserve, ma ci vuole fantasia per definire così giocatori come Vermaelen o Paredes». Il belga deve meritare il riscatto: «Ora basta, devo far vedere quanto valgo». Oltre a loro ci saranno Totti, Perotti, El Shaarawy, Alisson, Mario Rui e Juan Jesus. «Totti è di tutti, quindi gioca. Resteranno fuori invece Dzeko e Salah. E se gli altri fanno bene magari non giocano neanche la prossima, si fa il turnover del turnover…», aggiunge col sorriso Spalletti che boccia ancora Gerson: «Si sta impegnando ma non posso garantire che partirà dall’inizio».
Tanto turnover quindi prima della parte più bollente del tour de force romanista: domenica c’è l’Inter, mercoledì prossimo il derby di coppa Italia con la Lazio, il 4 marzo il Napoli. Tre sfide verità che preoccupano Luciano: «Queste settimane sono abbastanza particolari, con tante partite importanti e questa cosa può creare qualche problema. Ma i risultati fanno la differenza, la Juve ha le carte in regola per passare questo periodo indolore». In tribuna ci sarà Falcao e i tifosi saranno poco più di 20 mila («spero ci sia per quelli del Villarreal la stessa accoglienza che i nostri hanno avuto in Spagna», dice senza troppa convinzione Spalletti). Accanto al tecnico c’è Paredes, maglia numero 5 proprio come Falcao, che parla anche di futuro: «Non sottovaluteremo gli spagnoli. Del rinnovo non ho parlato, ma la Roma è la mia prima scelta». Parla di passato, invece, l’ex Josè Angel arrivato all’alba della gestione americana: «La mia esperienza in giallorosso non è stata positiva anche se tornare a Roma è sempre speciale. Eravamo troppi nuovi acquisti, era tutto nuovo. Non cerco rivincite, ma gli metteremo pressione per intimorirli. Hanno tutto da perdere». Più realista il tecnico degli spagnoli Escribà: «Qualificazione quasi impossibile, speriamo almeno di vincere».