Nessun disfattismo e la voglia di ripartire dopo tre sconfitte in 4 partite. Dieci anni dopo l’impresa in Champions che mise le ali alla prima Roma di Spalletti stasera arriva di nuovo il Lione sul percorso europeo dei giallorossi nell’andata degli ottavi di Europa League. Rispetto ad allora Luciano è apparso decisamente più amaro: «Rispetto al 2007 sono peggiorato in tutto, vedo ombre dappertutto. Sono una persona pericolosa, da non prendere, come voi giornalisti avete scritto al presidente. Quella è una sintesi giusta». Ironia (o sarcasmo), ma anche poca serenità. Sarà che più passano i giorni più la strada di Spalletti sembra indirizzata altrove. Tra il tecnico e la Roma qualcosa si è rotto dopo il mercato invernale (Luciano aveva fatto 4 nomi, non ne è arrivato nessuno) e in attesa di capire cosa vorrà fare la Juve cominciano ad arrivare avance concrete da Londra, sponda Tottenham e Arsenal. Ma torniamo a stasera, e alla trasferta che la Roma proprio non può sbagliare contro il Lione dell’ex Mbiwa che punta dritto alla finale («È la partita più importante della stagione, noi vogliamo vincere la coppa», le parole del tecnico Genesio). «Sarà dura – ammette Spalletti – In Champions contro la Juve (0-1 in casa, 1-1 allo Stadium, ndr) hanno giocato benissimo. Prima c’era la possibilità di sorprenderli, adesso no. Il livello della Ligue 1 è salito sia come gioco che come qualità fisica. Sarà fondamentale non giocare a campo aperto. Se a Lacazette lasci in spazi grandi, ti può fare male».
Come accaduto con Anderson e Mertens nelle ultime due sconfitte. Colpa della stanchezza? «Abbiamo solo incontrato delle squadre fortissime. Io non partecipo al disfattismo. Noi ci siamo guadagnati col sudore questo livello di calcio e questo piccolo margine, ora ce lo vogliamo riprendere. Siamo una squadra forte, che sa trovare le soluzioni. Poi alla fine si vedrà se avete ragioni voi o abbiamo ragione noi. Abbiamo perso quel piccolo vantaggio che si faceva stare più tranquilli, ma gente forte deve avere testa forte per sopportare qualche tensione in più». La pensa così anche Nainggolan: «Un po’ di critiche sono normali, ma abbiamo perso due partite, non abbiamo buttato via tutto. La coppa Italia si può ribaltare, e siamo ancora secondi. Il mio futuro? Vedremo più avanti ma qui sto bene». A parte il solito turnover in porta ci sarà la formazione tipo fatta eccezione per lo squalificato Rüdiger che sarà sostituito da Juan Jesus. Davanti ballottaggio Salah-Perotti, con l’egiziano favorito.