I corpi sono ancora da identificare. La procura vuol vedeci chiaro. Ignote ancora anche le origini dell’incendio. La proprietà è riconducibile al mister della Roma
La procura di Firenze ha disposto le autopsie dei due corpi trovati nell’incendio al casolare abbandonato di Empoli sabato notte. I corpi sono ancora da identificare: i vigili del fuoco e i carabinieri li hanno trovati, infatti, completamente carbonizzati, in una condizione tale che non permette un loro agevole riconoscimento.
L’autopsia potrebbe tornare utile anche per l’identificazione oltre a fornire indicazioni importanti per stabilire la causa esatta della morte. Oggi il pm Benedetta Foti conferisce l’incarico ai medici legali.
Al momento l’inchiesta non ha indagati, tuttavia gli accertamenti per stabilire le cause del rogo sono in corso. Tra le ipotesi si conferma quella iniziale di un braciere acceso per riscaldarsi. Il casolare non ha neppure l’impianto elettrico e i due senza tetto potrebbero aver illuminato con candele la stanza da loro scelta come rifugio di fortuna.
Secondo un’altra ipotesi una fiamma può aver attaccato i pochi arredi presenti e aver sviluppato l’incendio. Il casolare, che è sotto sequestro, fa parte di una proprietà privata che aveva provveduto a chiudere gli ingressi e a renderlo non accessibile agli estranei. La proprietà è riconducibile all’allenatore di calcio Luciano Spalletti.