Avviso ai frequentatori di Trigoria: nella Vecchia Fattoria giallorossa ci sono nuovi arrivi. Dopo topini, galline e naturalmente lupi, Luciano Spalletti annuncia di aver avvistato nuovi animali che si muovono nell’ambiente Roma: gli sciacalli.
TOTTI OUT – Inutile dire che paiono essere assai più pericolosi degli altri e persino dell’onesto Crotone – avversario di giornata – onorato come «avversario forte, che ha reso la vita dura alla Juve e al Milan». Il tutto per chiudere con un messaggio condivisibile: «Se noi non vinciamo, hanno vinto Juve e Napoli. Tutti quelli che abbiamo davanti hanno maglie azzurre e bianconere. Ogni punto lasciato per strada, lo perdiamo contro di loro». E gli ostacoli non mancano, visto le 7 partite in 21 giorni (coppe comprese) che attendono i giallorossi. Per questo il turnover adesso è possibile, anche se stavolta senza Totti, rimasto a casa perché influenzato.
NAINGGOLAN – Ma torniamo agli sciacalli, che apparvero già nelle cronache calcistiche dopo l’infausta eliminazione dell’Italia campione al primo turno del Mondiale 2010. Dopo una corrosiva vignetta di Forattini, a parlare di «sciacalli» fu Pepe, ma tutto si limitò a una parola lanciata sul charter che riportava gli azzurri in patria. Più esauriente è invece Spalletti che – riferendosi al video «rubato» a Nainggolan, in cui il belga parla senza rete soprattutto in chiave anti-Juve – individua i predatori. «Non ho nulla da dirgli, e anche i compagni hanno scherzato con lui e lo hanno protetto. Radja usa sempre temperamento insieme a lealtà e correttezza. Quella è la sua immagine, non le bischerate dette fuori dal bar. Ci sono dei tifosi che fanno finta di essere della Roma e lui ci si ferma a parlare, dicendo due bischerate a persone che si sono rivelate due sciacalli e che possono anche aver manipolato il video. Ma sciacallo è anche chi usa queste cose in maniera distorta. Si vuol far apparire un aspetto del ragazzo non reale, lui è pulito. Le letture dell’episodio possono essere anche totalmente diverse, dipende dalla volontà che uno ha. Si capisce bene: se sono nemici, ti mettono in prima pagina, facendo vedere quanto tengono ai tuoi risultati. Per noi situazione normalissima. Sappiamo la provenienza, la manipolazione e la volontà di far male». Che il video ricordi come Nainggolan non faccia vita da educanda al tecnico non interessa. «Radja l’equilibrio lo trova nel “forte sempre”. C’è chi lo trova facendo pochino: mangio pochino, bevo pochino, do pochi baci. Invece c’è chi mangia molto, corre molto, dà molti baci e trova l’equilibrio lo stesso. È un equilibrio altissimo, ma sempre equilibrio è: lui è di questi».
FUTURO E DERBY – Virando sul suo futuro, Spalletti ribalta i termini della questione, usando un po’ lo stile di quello che – quando la fidanzata gli chiede di sposarla – le replica di non essere sicuro di meritarla. «De Rossi dice che la Roma non deve lasciarmi scappare? Ribalto totalmente il concetto: sono io che devo meritarmi la Roma, non lasciarla scappare, e per farlo devo mandare messaggi forti e vincere qualcosa. Io sono contento di ciò che vedo qui. C’è solo da migliorare un po’ la mentalità». Titoli di coda sui derby di Coppa che tornano di notte: «È un atto di fiducia che non dobbiamo disperdere. Gabrielli (capo della polizia, ndr) dice cose giuste: ci dobbiamo comportare bene A volte capita che durante la riunione tecnica un calciatore non spenga il telefonino e mi dica: “Se vuole mi lasci fuori, ma io parlo con mia moglie e i miei figli finché non sono seduti dentro lo stadio”. Il clima crea tensione anche ai giocatori. La dobbiamo far finita». Proprio vero. Chissà che gli sciacalli non siano altrove.