Tra poco il tecnico della Roma Luciano Spalletti sarà presente nella sala conferenze del centro tecnico Fulvio Bernardini di Trigoria per presentare ai media la sfida di domani alle ore 15:00 contro l Atalanta.
Com’è cambiata la Roma rispetto al match d’andata? “Abbiamo fatto un percorso di crescita, ci sono delle cose ancora non perfette, quella partita lì abbiamo sbagliato il secondo tempo, l’Atalanta fu bravissima a sfruttare gli episodi, il match nasconde delle insidie perché sono stati continui, ci sarà bisogno di una grande Roma ma ci faremo trovare pronti”.
L’assenza di Gomez? “Può pesare moltissimo per loro perché è un campione, sarà un vantaggio”.
Il closing del Milan? “I cinesi vogliono dare forza, visibilità al loro paese con il calcio, hanno un’economia che gli permette di investire in questo settore, con il calcio possono ancora dare risorse al proprio paese, prospettive nuove. Il Milan è una società importante, Berlusconi è stato un rivoluzionario del calcio moderno, ha dato visibilità maggiore, ha creato un’azienda calcio, loro sono proiettati verso il futuro, penso sia difficile ricreare un altro Milan uguale, ci potranno anche riuscire, ma quel Milan rimarrà sempre quello di Berlusconi. I cinesi ci hanno portato via anche giocatori importanti, non solo qua in Italia, anche dall’estero, per cui è una bella cosa questa se noi con il calcio nostro si crea l’interesse, è segno che abbiamo ancora una qualità da esportare”.
Si ha la sensazione che sia difficile competere con la Juventus? “Con il Barcellona hanno giocato la partita perfetta, ha concesso il minimo a una squadra fenomenale, che ha una qualità offensiva inarrivabile. Dove gli altri si sono presi il vantaggino, è venuta fuori la qualità del campione, tipo la parata di Buffon. Sono riusciti ad avere una completezza di comportamento che ha fatto sì giocassero una grande partita. Hanno fatto vedere una gestione, un modo di affrontare il campionato intero dove si sono preparati la strada su tutto, hanno evidenziato una traccia dal percorrere all’inizio e la stanno portando avanti nel migliore dei modi. Noi abbiamo fatto il nostro dovere, lo stesso Napoli dove nel confronto hanno avuto la meglio ultimamente ma noi abbiamo mostrato che possiamo stare a ruota della Juventus. Per me non daranno segni di flessione, non si potrà sapere se l’avranno con la Champions League, non penso avranno problemi di concentrazione in campionato, hanno tanti giocatori che sono affamati, che potranno essere usati viste le tante competizioni, se si hanno meno partite giocano di meno e potrebbero essere scontenti. Questo discorso si valuterà strada facendo”.
Il futuro? “A cosa si riferisce quando parla del mio futuro? Il mio contratto non è nell’uovo di Pasqua, è ancora aperta la valutazione riguardo il nostro modo di lavorare, a fare il meglio possibile perché la matematica ce lo consente ancora per finire al meglio la nostra corsa. C’è apertura in questo senso, vedremo in futuro”.
Le condizioni di De Rossi ed Emerson Palmieri? “Palmieri non verrà convocato, De Rossi è lì che si sta curando e dobbiamo vedere poi durante l’allenamento quello che riuscirà a fare. Spero di averlo fortemente a disposizione perché è importante per noi, faremo di tutto per recuperarlo”.
Gomez è stato cercato? Kessié? “Preferirei parlare dei miei calciatori che sono migliori degli altri. Il Papu l’ho guardato anche ai tempi dello Zenit, mi piace e se ci fosse stata la possibilità lo avrei voluto. Siamo contenti di quelli che abbiamo. Kessié è forte, se la Roma lo acquisterà si mette in casa una possibilità di essere ancora più forte, lo sanno tutti e l’Atalanta fa vedere la sua qualità di società, di saper individuare giocatori di spessore e di livello, un paio ne ha già venduti e forse anche altri 3-4, complimenti a loro”.
Restare a Roma con un trofeo? “Oramai si va in fondo al campionato, se la stimolano i contratti, ce ne sono altri che sono più importanti del mio… Se esiste altro che possa convincermi a restare? Io ho sempre ragionato in maniera coerente, esiste quello, esiste un percorso fatto dove tu fai delle valutazioni, ti rendi conto delle cose e trai delle conclusioni e dici quello che sarà, tenendo di conto tutto e non fregandosene di niente. Per quanto mi riguarda si va in fondo al campionato, quello di De Rossi è un contratto importante, se non hai quel tipo di calciatore lo devi cercare fuori e lo paghi tanto, si corre il rischio del pentimento, che hanno avuto il Milan con l’addio di Pirlo. De Rossi può fare ancora campionati importanti, queste sono cose fondamentali per dare seguito a una società, di allenatori ce ne sono tanti bravi e giovani più di me”.