Un girone fa, era il 25 settembre, la Roma che perse 3-1 a Torino contro i granata di Mihajlovic fu la più brutta della stagione. Da quel momento Spalletti ha ripreso in mano la situazione, cambiando volto alla squadra.
«Non è l’uomo in più o l’uomo in meno a fare la differenza – ha spiegato ieri il tecnico – ma un modo di essere. Quel giorno abbiamo trovato un Torino in splendida condizione mentre noi non eravamo al meglio, poi l’applicazione e il modo di lavorare ci hanno fatto fare il salto di qualità».
Con la qualificazione agli ottavi di Europa League già in cassaforte dopo la vittoria 4-0 sul campo del Villarreal, la gara di oggi diventa fondamentale per riportarsi a -7 dalla Juventus e per tenere dietro il Napoli. «Bisogna fare attenzione, è una partita da vincere per restare in corsa su tre fronti: non ci resta altro risultato che la vittoria, che dovrà passare per una buona prestazione, diversa da quella della gara d’andata».
La dedica è già pronta. «Scenderemo in campo per Florenzi, perché lui ci ha regalato un pezzettino di sé». Fa catenaccio, Spalletti, sul suo futuro e sul rinnovo del contratto che non ha ancora firmato. A Torino in molti lo vedono sulla panchina di Allegri, ma lui glissa. «Non capisco la domanda». Per riparlarne ci sarà tempo.