Giornata di compleanni e di buone notizie: è stato un lunedì gradevole per la Roma, che si è ritrovata a Trigoria dopo il ritorno notturno da Palermo per cominciare la preparazione della partita con il Lione.
COINCIDENZE – Ieri la società ha fatto gli auguri a tre personaggi molto importanti per la storia del club: il primo è il presidente Pallotta, che ha compiuto 59 anni e a breve sarà a Roma; il secondo e il terzo sono due tipi che a Roma hanno vinto lo scudetto ispirando anche la famosa rimonta europea contro il Partizan (proprio da 2-4) che dovrebbe ispirare la squadra di oggi. Si tratta di Bruno Conti e Sebino Nela, tutti e due ancora legati in modo diverso alla Roma. Il primo ha festeggiato in famiglia i suoi 62 anni, il secondo i 56.
RECUPERO – Ma tra auguri, virtuali e non, ha sorriso anche Spalletti sapendo che in coppa potrà gestire solo problemi di abbondanza. Dopo gli esami strumentali ai quali è stato sottoposto, Diego Perotti potrebbe recuperare ed essere quindi tra i convocati per il Lione. Il risentimento muscolare che ne aveva consigliato qualche giorno di stop e quindi gli aveva impedito di partecipare alla trasferta di Palermo è stato quasi smaltito: Perotti giovedì potrebbe andare in panchina per poi dare un contributo, se necessario, con i suoi cambi di ritmo a partita in corso.
LE MOSSE – Per la formazione titolare invece Spalletti intende scegliere con calma, dopo aver visto i progressi di El Shaarawy e Mario Rui a Palermo. La tentazione di riproporre gli undici di partenza del Parc OL c’è, con la sola eccezione di Rüdiger al posto di Juan Jesus, ma attenzione alle sorprese. Proprio Mario Rui ad esempio entra in ballottaggio con Emerson, che nelle ultime settimane ha accusato un calo di condizione. El Shaarawy invece potrebbe tornare in corsa se la Roma riprendesse il filo con la difesa a quattro: in questo caso, uscirebbe anche Bruno Peres. E allora immaginiamola così, la Roma che si gioca il futuro europeo: Alisson, il portiere di coppa, dietro a Rüdiger, Fazio, Manolas e uno tra Emerson e Mario Rui; diga centrale con De Rossi e Strootman, terzetto di trequartisti con Salah, Nainggolan ed El Shaarawy e poi Dzeko in attacco. Per ora è solo un’idea, un’idea offensiva. Dai prossimi test in allenamento si capirà anche se Spalletti intende davvero attuarla.