Luciano Spalletti apre la sua analisi anzitutto difendendo il «colpevole» Santon: «Gli errori possono succedere, Santon non deve chiedere scusa a nessuno e se per caso chiede scusa a me non lo faccio più giocare… Diciamo anche che nessuno poi è riuscito a dargli una mano. Noi siamo l’Inter, dobbiamo lottare fino in fondo con tutti e dobbiamo essere quelli che fanno accadere le cose». Poi ha aggiunto: «Nel primo tempo abbiamo giocato troppe palle morbide e ne abbiamo perse troppe in fase di costruzione. Nella ripresa abbiamo aggiustato la situazione dimostrando più responsabilità nella manovra».
Matias Vecino salva l’Inter, spegne le illusioni dei giallorossi e poi spiega: «Il risultato è giusto e il pari meritato: nel secondo tempo abbiamo avuto una reazione positiva — dice il centrocampista che aveva segnato pure all’andata all’Olimpico —. Chiaro: serviva vincere, ma visto che siamo in un momento di difficoltà anche un punto può andar bene a patto di tornare subito a vincere contro la Spal».
Ha spiegato Eusebio Di Francesco: «Abbiamo fatto un’ ottima gara per 70’, poi abbiamo accusato un po’ la fatica e ci siamo schiacciati troppo nella nostra metà campo. Dzeko per noi è molto importante, ma di lui dovete parlarne con Monchi». Sulla partita il tecnico della Roma osserva:«L’errore più grave è stato non accorciare nel secondo tempo è così l’Inter ha finito per punirci».
Prima della partita, il d.s. nerazzurro Piero Ausilio ha fatto il punto sul mercato dell’Inter. «Potremmo anche rimanere così, ma il mercato è imprevedibile e noi siamo vigili in caso di qualche opportunità come è stata quella Lisandro Lopez. La trattativa per Rafinha è stata complessa perché il Barcellona se ne voleva privare solo in prestito secco, però noi siamo l’ Inter e non possiamo lavorare per gli altri».