In sette giorni la Roma rischia di buttarsi via. Dopo gli elogi per l’1-3 di San Siro, il doppio flop all’Olimpico contro la Lazio e il Napoli ha rimesso tutto in discussione. Dentro e fuori dal campo. Se il rinnovo di Spalletti terrà banco finché non verrà fatta chiarezza, la squadra ha bisogno di riacquisire certezze. A partire da domani a Lione (inizio ore 21.05, in chiaro su Tv8). E come spesso capita nel calcio, già ricominciare a non prendere gol potrebbe rappresentare in quest’ottica il primo passo. La Roma, infatti, dopo aver trascorso un lungo periodo senza subire reti o quasi (4 gare su 5 a gennaio) nelle ultime 5 partite ha fatto registrare un passivo di 7 gol.
RITORNO ALL’ANTICO – Per blindare nuovamente il reparto, Spalletti torna alla difesa a tre anche se nel post-gara col Napoli il tecnico ha provato a convincere la platea come in realtà il modulo non fosse cambiato nemmeno con i partenopei. Se quello era probabilmente il proposito pre-gara, in campo si è visto altro con una linea a quattro spesso bloccata che ha esposto Fazio alla velocità di Mertens. In Francia, con il rientro di Emerson e Peres, la Roma torna all’antico. Un assetto che permetterà all’ex Tottenham di tornare nel fortino con Manolas e Juan Jesus ai lati (Rudiger è squalificato) e De Rossi in versione schermo difensivo. L’augurio è che se ne possa avvantaggiare anche Alisson che nonostante le buone prove fornite nelle due sconfitte contro il Villarreal e la Lazio, continua a prendere almeno un gol a partita. Per il brasiliano, in stagione, 12 gare tra coppa Italia e Europa League e altrettanti reti subite. Soltanto in 4 casi (i due match con l’Astra Giurgiu, nell’andata col Villarreal e all’Olimpico con la Sampdoria), l’ex Internacional è riuscito a mantenere inviolata la porta. Va tuttavia sottolineato come l’aver giocato spesso e volentieri con un reparto non titolare non lo ha certamente agevolato. E la conferma che domani gli regala Spalletti tra i pali è il miglior attestato di stima che potrebbe ricevere.