«Il Comune non può imporre il segreto su un atto di importanza vitale per la città e per i cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo presenteremo un esposto in Procura chiedendo di accertare se la decisione del sindaco Raggi di secretare il documento in questione possa configurare l’ipotesi di omissione di atti dovuti, in relazione alla mancata trasparenza a danno della collettività».
«Qualsiasi squilibrio che dovesse emergere dalla relazione del Politecnico confermerebbe la presenza di speculazioni e di interessi privati più volte da noi denunciati – prosegue il Codacons – Una situazione che finirebbe per danneggiare gli stessi tifosi della Roma e che potrebbe portare a nuove azioni legali per bloccare la realizzazione dell’opera. Per tale motivo riteniamo che il Campidoglio debba abbandonare il progetto di Tor di Valle, che presenta troppe criticità e troppe situazioni che rischiano di bloccare l’opera, e regalare alla città e ai tifosi un nuovo stadio su siti alternativi già individuati da studi realizzati dal Codacons e dal Tavolo della Libera Urbanistica, come l’area di fronte al Luneur, la Fiera di Roma e lo Stadio Flaminio. Siti che permetterebbero di realizzare lo Stadio sfruttando terreni e strutture ad oggi inutilizzate, senza costi per la collettività e senza possibilità di speculazione da parte dei privati», conclude l’associazione.