La brutta copia. La bella copia. I flussi del traffico. Il Politecnico consegnerà in ritardo, dicono che non l’avrebbe ancora fatto. L’artistica tribuna di Tor di Valle. La figlia erede dell’architetto. Il Ministero dei Beni Culturali. Perché a Tor di Valle, un perché che si sarebbe detto qualsiasi sito fosse stato scelto, dimenticando peraltro che all’inizio i siti proposti erano stati più di cento. Il rischio allagamento, come se nella storia di una Roma sempre più maltrattata, ci fossero stati casi di cavalli annegati a Tor di Valle per l’esondazione del Tevere.
La prima conferenza dei servizi. I grattacieli (bellissimi) che deturpavano la vista dal Gianicolo, pensa te. L’ecomostro. La colata di cemento. La seconda conferenza dei servizi. Il primo progetto, approvato. Il secondo, pure. Tre sindaci, un commissario, un esercito di nani, ballerine, cialtroni e delinquenti. L’inchiesta che ha coinvolto Eurnova dell’imprenditore Parnasi che, pure a fronte delle dichiarazioni dei magistrati che non hanno fatto altro che smentire, hanno provato in tutte le maniere ad associarla allo Stadio della Roma. (…)
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