E’ andata in scena, questa mattina, una riunione della Commissione Controllo e Trasparenza sullo Stadio della Roma. Alcuni di essi hanno rilasciato delle dichiarazioni alla fine dei lavori:
FRONGIA L’Assessore allo Sport di Roma Capitale ha risposto alle domande sullo stadio della Roma ai microfoni di Radio Roma Capitale: “Il parere è arrivato e la Sindaca ne parlerà pubblicamente. Non c’è alcun segreto. Il lavoro è arrivato e in massima trasparenza Raggi ne parlerà anche con un tecnico. Si tratta di una relazione tecnica e solo dopo il discorso della sindaca se ne parlerà. La polemica di queste ore è strumentale, se penso alla decina di Commissioni Trasparenza alle quali non partecipava nessun consigliere nelle precedenti legislature, eppure si parlava di
tematiche importanti. Si tratta di un rapporto sulla mobilità e io mi occupo di impianti già esistenti. L’iter è massimamente trasparente anche perché la Sindaca incontrerà i giornalisti proprio per parlarne. Non è che ogni atto amministrativo debba essere pubblicato. In questo caso però non abbiamo nulla da nascondere”.
Progetti in evoluzione… “Stiamo andando avanti con quelli legati al Flaminio (c’è un nuovo soggetto interessato) e anche per quanto riguarda Campo Testaccio con due progetti. Ma ora il prossimo appuntamento importante a Roma è con il “Sei Nazioni” e sarebbe bello creare una cornice di pubblico degna di nota, che sia una festa per tutti”.
SCANDURRA Anche il Presidente dell’agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma capitale, ha rilasciato delle dichiarazioni: “Da ottobre a dicembre abbiamo svolto una due diligence, dopo l’apertura dell’inchiesta, e abbiamo voluto vedere quali elementi fondavano la volontà dell’amministrazione: abbiamo rivolto richieste ai dipartimenti interessati, ci sono pervenute risposte ma non c’è stata completezza delle risposte alle informazioni richieste tali da dirimere ogni dubbio». Dopodiché «in seguito a ulteriori richieste, nel rispetto della volontà dell’amministrazione che si assume la responsabilità delle sue scelte, abbiamo rassegnato queste rischiosità e perplessità alla sindaca Virginia Raggi e al presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito. Abbiamo anche aggiunto che non ci sembrava di ravvisare la presenza di uno studio di sicurezza sulla Protezione civile né un parere richiesto a quest’ultima. C’è preoccupazione per le ricadute sulla mobilità, viste tutte le segnalazioni che abbiamo ricevuto. La mobilità è un interesse che tocca tutti, superiore a quello dei tifosi, è di enorme interesse pubblico. L’opera dovrebbe essere un’opportunità per migliorare e non per evitare il peggio”.
PALUMBO “Non si riesce a capire perché lo studio è secretato. Il valore di questa commissione era politico più che tecnico. Vogliamo avere i documenti per svolgere le nostre funzioni. Non è mai successo che fosse attuata la negazione degli atti, più volte richiesti. Perché non si può accedere agli atti del Politecnico? La conferenza stampa? Che fine farà lo studio del Politecnico? Non abbiamo lo studio e nessuno che lo possa fornire. Giampaoletti? E’ un grave atto la richiesta di non partecipazione”.
PELONZI “C’era una delibera sullo stadio che operava quasi ‘un’estorsione’ al privato per quanto tornava alla città, i cui maggiori apporti erano i due ponti, che avrebbero migliorato anche quelle zone così normalmente congestionate. La Commissione Trasparenza vuole vederci chiaro su questa questione. Non si può giocare al gioco delle tre carte con la commissione e con i cittadini. Un progetto simile per lo Stadio non può essere approvato”.
Nel pomeriggio anche il Presidente dell’agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma capitale, Carlo Scandurra,