“Ormai è chiaro: lo stadio della Roma per i cinquestelle non s’ha da fare, né domani, né mai. Sulla passione e sulle speranze dei tifosi giallorossi ma anche sugli impegni economici messi in campo dalla proprietà americana si stanno facendo troppi giri di valzer: abbiamo i bravi pentastellati da una parte che, inneggiando alla legalità e alla trasparenza, non intendono avallare un progetto avviato sotto la giunta Marino, e la Raggi nelle delicate vesti di Don Abbondio dall’altra che, per non continuare a perdere la faccia davanti ai suoi cittadini, spinge per il via libera magari con una riduzione delle cubature previste”.
“Il risultato di questa tipica scena manzoniana ha prodotto solo un ingiustificabile stallo della vicenda che rischia di compromettere la realizzazione di un’opera importante per l’economia della Capitale. I Grillini non vogliono lo stadio della Roma? Bene, lo gridassero forte e chiaro con atti formali e non con semplici parole, come fatto fin oggi, che lasciano il tempo che trovano”.