Ai microfoni di Radio Radio, è intervenuto il parlamentare PD, nonché ex assessora all’urbanistica, Roberto Morassuto. Ecco le sue parole:
Lotito ha parlato di miopia politica, è d’accordo? “Tutt’altro che miopia perchè il problema non era lo stadio di proprietà perchè un impianto è una scelta imprenditoriale che nessuno può negare, ma era la localizzazione dello stadio che fu proposto in un’area impraticabile dal punto di vista della trasformazione edilizia. Oggi a pochi giorni dall’ennesima alluvioni, ci sono stati episodi in tante zone d’Italia, anche a Roma, quella zona in cui fu proposto lo stadio era una zona strategica, fondamentale per la salvezza di Roma perchè è la zona dove il Tevere esonda in maniera libera, inedificata e questo consente di salvare Roma dai rischi di inondazione dall’altezza di Ponte Milvio in poi. Si tratta di un’area inedificabile per sua stessa natura, questo contestammo al presidente Lotito: non si potevano fare 5 milioni di metri cubi su un’area in cui la cementificazione avrebbe comportato un grandissimo rischio di inondazione per Roma, il problema non era lo stadio. In qualche maniera si può fare lo stesso discorso per Tor di Valle perchè Tor di Valle non è un’area esondabile dal punto di vista dichiarato dall’Autorità di Bacino. L’Autorità di Bacino si è espressa dicendo che se si fanno tutte le opere, di contenimento idraulico e di difesa idraulica, l’area potrebbe anche essere trasformata. Ma, a parte i costi di queste opere, è chiaro che se si trasforma l’area di Tor di Valle si risolve un problema lì, l’area non è esondabile lì, però, il problema si ripropone più a sud perchè l’acqua deve trovare uno sfogo. Quindi la protezione del fiume, la scelta di aree adatte, fu non una scelta miope, ma una scelta saggia. Io mi sento di ribadire la giustezza delle decisioni prese”.
Ci sono stati rallentamenti e lungaggini, hanno fatto male a chi vuole edificare lo stadio? “Se fosse stata proposta un’area adeguata, nessuno avrebbe negato di fare uno stadio. La mia posizione sullo stadio di Tor di Valle non è positiva e lo dico da romanista. Le società di calcio se vogliono fare azioni imprenditoriali, possono farle, basta che siano in accordo con il territorio. Mi piacerebbe che la Roma e anche la Lazio potessero fare delle operazioni che consentano di avere una stabilità maggiore, però, da amministratore pubblico penso che questo non debba danneggiare la collettività.”