Oggi si è riunita presso la sala conferenze del Partito Democratico in Via del Tritone, una conferenza stampa per la realizzazione del nuovo stadio della Roma per “per puntualizzare la posizione del gruppo democratico nell’imminenza delle riunioni nelle commissioni consiliari competenti per i pareri e in sede di dibattito e votazione in Assemblea Capitolina“.
Il primo a parlare è stato il Consigliere Capitolino del PD Giulio Pelonzi che ha dichiarato di “non capire il motivo dell’accelerazione per portare la delibera in aula il 15 giugno. Se questa delibera continuerà ad avere alcune lacune, noi come PD non potremo riconoscere la pubblica utilità. Lo stadio può essere un miglioramento giornaliero della vita dei cittadini“. Inoltre ha aggiunto che “se si governa bisogna prendersi le responsabilità. Se la scrivi con i piedi la delibera e poi viene bloccata, fai uno scaricabarile. Noi pensiamo che il parere del municipio sarà negativo, perché non c’è stato un percorso di coinvolgimento. La delibera è inaccettabile per vari punti: abbiamo pensato allo stadio come una opportunità per migliorare la vita dei cittadini quotidiana, le opere pubbliche della delibera Causo, presentavano il ponte dei Congressi e Traiano, per evitare che il miglioramento a nord crei un buco a sud. La mancanza del ponte al sud non è solo un pericolo per la viabilità ma anche per la sicurezza.Lo stadio ad oggi avrà un solo punto di accesso. Senza Ponte di Traiano avrebbe una sola via di entrata e di uscita“. Lo stesso consigliere continua… “Dire che lo stadio rimane per 30 anni alla Roma è poco. Io adesso ho 45 anni e la Roma già giocava a pallone, vinceva le partite e auguro che la Roma esista fino a che esiste il calcio. Lo stadio rimane suo o la Roma dovrà pagare il mutuo perché lo stadio è di Eurnova? Queste cose convincono poco”.
Alla conferenza stampa ha preso anche la parola Di Biase: “Non è stata calendarizzata la delibera. Non tutti i municipi dello stadio sono stati chiamati a esprimere il parere. Alla mia osservazione di farci capire dal punto di vista procedurale la risposta è stata che Montuori ha detto che non necessario. Siamo d’accordo sul progetto ma il nostro progetto era per la città, ad oggi vengono meno le condizioni necessarie per un vero stadio della Roma. Aspettiamo oggi di sentire l’assessore, abbiamo sento chiacchiere ma poca ciccia. I tempi non sono sufficienti”
Infine si è espressa anche Ilaria Piccolo che dice che tutti i suoi aderenti al Partito Democratico “credevano al progetto, ma con tante opere pubbliche. Senza opere come si può concedere la pubblica utilità? Siamo arrivati al punto che un’opera pubblica come il Ponte dei Congressi viene messa al servizio di un’opera privata“.
La conferenza stampa termina alle ore 11.15.