Dalle parole ai fatti. E molto velocemente. Dopo le dichiarazioni di venerdì della sindaca di Roma Virginia Raggi, in cui si annunciava come si sarebbe proceduto rapidamente ad una verifica della correttezza dell’iter burocratico-amministrativo del progetto per il nuovo stadio della Roma, non passerà molto tempo per queste verifiche. Anzi. Da fonti vicine all’amministrazione capitolina filtra come già da domani negli uffici del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune si potrebbe iniziare a far luce sulla questione dei vincoli e delle infrastrutture, i due aspetti in qualche modo tirati in ballo dalle intercettazioni.
Anche se occorre ancora una volta sottolineare come lo stesso Procuratore Aggiunto Paolo Ielo abbia tenuto a specificare che l’inchiesta “Rinascimento” non riguardi lo stadio, ma solo ed esclusivamente Eurnova, la società di Luca Parnasi. Come ha spiegato la sindaca «se questa verifica darà esito positivo chiaramente si potrà continuare con il progetto». Nel frattempo l’iter resta sostanzialmente congelato, ma la volontà delle amministrazioni coinvolte è quella di voler perdere il meno tempo possibile, pur con la consapevolezza di dover fare un lavoro scrupoloso, e nella convinzione di «continuare questo progetto nel solco della legalità». Un progetto su cui il Presidente della Roma James Pallotta ha già investito circa 70 milioni di euro, dimostrando, nei fatti, la più totale disponibilità nei confronti delle istituzioni. Non vuole mollare, anzi. Baldissoni ha visto la Raggi e non ha fatto menzione di un possibile addio del presidente. Che nello stadio crede come prima. (…)
PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI