Come faranno i tifosi a raggiungere e lasciare il nuovo stadio in macchina senza restare imbottigliati? Il Ministero delle Infrastrutture e la Regione avevano chiesto integrazioni sulle simulazioni sul traffico. I proponenti del progetto della Roma a Valle hanno consegnato tre nuovi documenti: uno di analisi generale, uno di analisi sui flussi legati alla zona commerciale e, l’ultimo, una «microanalisi» con «verifiche simulative del sistema di accessibilità». Poche le sostanziali novità: la prima è che i dati di base (la «matrice di fondo» in termini tecnici) sono forniti dalla Città Metropolitana e dal Campidoglio. Secondo, i dati «di uscita in giorno festivo dallo stadio tra le 22.30 e le 23.30 sono stati anch’essi verificati e non hanno presentato particolari criticità», ma gli studi relativi sono stati solo citati e non inseriti. Poi, tutto (quasi) invariato. Gli scenari di simulazione sono gli stessi di prima: due ipotesi, tutte e due con analisi sull’ingresso all’area di Tor di Valle in un giorno feriale, la prima all’ora di punta della mattina, 7.30-8.30; e la seconda analisi con orario fra le 19.45 e le 20.45, ora precedente una partita infrasettimanale. Per ciascuna simulazione, gli analisti della Roma hanno previsto tre possibilità: una con il solo Ponte di Traiano (proposto nella prima versione del progetto, sull’autostrada Roma-Fiumicino, a Parco de’ Medici con complanari dedicate e ponte, da realizzarsi a spese private con cubature in cambio); una con il solo Ponte dei Congressi (finanziato dallo Stato, progettazione in alto mare, collocato sulla Roma -Fiumicino all’altezza di via Newton); e la terza («scenario temporaneo») senza nessun ponte ma con la sola via del Mare/Ostiense rifatta da Marconi a Raccordo come da attuale progetto. L’aggiornamento riguarda i nuovi svincoli dalla via del Mare per il Torrino. Le simulazioni dello scenario della mattina indicano «miglioramenti delle prestazioni della rete» sia con il Ponte dei Congressi che senza. Rimangono criticità, anche consistenti, sull’efficacia reale del Ponte dei Congressi che allevia di poco l’attuale stato di congestione delle strade.
Per lo Stadio è molto più importante la simulazione serale. Si parte dall’assunto che metà degli spettatori raggiungano Tor di Valle con i mezzi pubblici. Quindi, 27.500 persone dovrebbero arrivare in macchina. I dati forniti dal Campidoglio hanno finito per generare simulazioni che il Ministero delle Infrastrutture ha giudicato meritevoli di attenzione: il Ponte di Traiano viene «testato» con 10.558 macchine; il Ponte dei Congressi con sole 6.040 e lo scenario senza ponti con appena 5.924 veicoli. Chiaramente, questa sostanziale differenza (43% in meno di veicoli in tran sito) determina anche i tempi di percorrenza. La stima è che le 10mila vetture circa del Ponte di Traiano impieghino 3 minuti e 42 secondi mentre i 6mila del Ponte dei Congressi 4 minuti e 4 secondi, insomma tempi praticamente uguali. Anche il Ministero delle Infrastrutture aveva rilevato questa incongruenza, domandando spiegazioni cui i proponenti hanno risposto argomentando che si tratta di una simulazione su «microarea», basata su dati forniti dal Comune e che risente delle «differenti scelte di percorso». Spiegando, però, che su scala più vasta «i dati sono uguali». E, spiegando la grande differenza nell’uso del Ponte di Traiano, scrivendo: «Il numero di veicoli è molto superiore» perché insieme al Ponte viene considerata anche «una porzione» dell’autostrada Roma-Fiumicino. In sostanza, questa discrepanza di dati viene spiegata con due elementi: primo, il Ponte di Traiano intercetta molta gente che, provenendo dal Raccordo, lì sopra vi transita ma non va allo Stadio. Invece il Ponte dei Congressi esercita un’attrazione inferiore. Inoltre, il dato va «scremato» dal numero di tifosi che non va allo Stadio nell’ora antecedente la partita ma lo raggiunge prima. I dubbi rimangono a partire dalla stessa ipotesi iniziale del Campidoglio, secondo la quale metà degli spettatori userebbe la Roma-Lido di Ostia per andare alla partita. Idea quanto meno ottimistica, che rende poco probabili i risultati delle simulazioni. Va poi aggiunta la mancanza di uno studio con entrambi i ponti costruiti. Inoltre, visti gli orari delle partite, che si disputano ormai tutti i giorni della settimana con orari che variano dall’ora di pranzo alle 21.05, è significativa la mancanza di almeno una simulazione per l’uscita dallo Stadio dopo una qualsiasi gara, non necessariamente un posticipo.