Lo Stato «esprime parere favorevole con prescrizioni» al progetto dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Hanno dato il via libera il Ministero dell’Interno, i Vigili del Fuoco, la Prefettura, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e l’Autorità di Bacino del Tevere. Iniziamo l’analisi da uno dei temi più dibattuti, quello del rischio idrogeologico. Scrive l’Autorità di Bacino del Tevere: «Si esprime parere di compatibilità del progetto con gli atti di pianificazione di bacino con prescrizioni». Tradotto: il parere è favorevole perché il progetto è in linea con quanto l’Autorità aveva stabilito in precedenza. Ovviamente, ci sono prescrizioni: la prima riguarda il problema del Fosso del Vallerano «che attualmente mette a rischio o pericolo un’ampia zona del Torri no. Pertanto, le opere di messa in sicurezza del progetto definitivo» sono «parte essenziale e prioritaria da realizzare».
Altro tema affrontato, quello dell’«invarianza idraulica», cioè della necessità di mantenere inalterata la capacità del suolo di assorbire l’acqua piovana. La Roma prevede la creazione di vasconi dove convogliare l’acqua per farla riassorbire. Terzo passaggio che l’Autorità affronta è quello della compatibilità ambientale. E sono elencate una serie di prescrizioni come la realizzazione dei parchi fluviali e del parco urbano; di un sistema di irrigazione che deve basarsi sull’uso di «acque meteoriche e privilegiando sistemi di riciclo»; di spostare uno dei due pontili di attracco dei battelli. Infine, viene ampiamente analizzato il problema di come togliere la classificazione dell’area da rischio R3 che, tra l’altro, era stata oggetto di un contenzioso con il Comune. Scrive l’Autorità: «Si sottolineala non sostenibilità di qualsiasi deroga in merito alle procedure» sulla classificazione dell’area. Insomma: niente scorciatoie. Le norme su come togliere il fattore di rischio sono chiare e vanno rispettate.