Un nuovo Questore (Marino, in arrivo da Napoli), un nuovo ministro dello Sport molto sensibile al tema barriere, due società, Roma e Lazio, al lavoro da mesi per rimuoverle e far tornare i tifosi dei gruppi organizzati allo stadio. Quelli giallorossi, in particolare, perché quelli della Lazio da qualche settimana sono rientrati. I romanisti aspettavano e aspettano la rimozione delle barriere, che potrebbe avvenire già entro la fine di questo mese o, al massimo, a marzo. A patto, però, che la questione si sposti da un piano politico (come è in questo momento) a un piano diverso. Cosa, per adesso, da mettere ancora nero su bianco.
SODDISFAZIONE – “I tifosi di Roma e Lazio hanno dimostrato di meritare fiducia – dice alla Gazzetta il presidente del Coni, Malagò – e quindi se le cose si risolveranno non possiamo che esserne contenti e soddisfatti. Come Coni, ovviamente, non possiamo intervenire in questioni di pubblica sicurezza, ma speriamo che si arrivi presto a una soluzione che soddisfi tutti e riporti tanti tifosi all’Olimpico“.
LA RIUNIONE – Martedì prossimo, oltre al ministro dello Sport, a quello del’Interno e alle società, ci saranno anche i rappresentanti di Questura, Prefettura e del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza. Tutti insieme intorno a un tavolo per cercare di trovare una soluzione: Lotti (amico personale di Spalletti, che un peso “diplomatico” in questa vicenda lo sta avendo, come Francesco Totti) sta facendo da mediatore, Minniti è favorevole a trovare una soluzione concreta, Prefettura e Questura ancora non si sbilanciano. La strada, rispetto al passato, sembra in discesa, ma soltanto dopo la riunione di martedì si potranno capire tempi e modi dell’eventuale rimozione delle barriere.