Regione, Comune e stadio della Roma, altra giornata calda. Che tra Regione e il Campidoglio, in merito al progetto di Tor di Valle, i rapporti non fossero distesi era cosa nota, ma dopo le parole del presidente Zingaretti è ancora più evidente: «Sono colpito e preoccupato da quello che si può raccontare come uno sgarbo, non istituzionale, ma al sistema: chiedere la proroga di 30 giorni della Conferenza dei servizi e la mattina dopo dare parere negativo al progetto». Il giorno dopo il parere negativo da parte del Campidoglio, la risposta che arriva dal Governatore del Lazio è dura ma evidenzia come la Regione rimandi al Comune: «Quando si protocollano giudizi di quel tipo, in maniera inaspettata data la richiesta di sospensione, è evidente che siamo in un campo in cui mi riesce difficile capire ciò che sta avvenendo».
BERDINI E LA VARIANTE – Zingaretti parla nel primo pomeriggio, risposte dal Campidoglio non arrivano, ma in serata ecco poche parole, ma fondamentali, dell’Assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini. «Non c’è nessuna variante», dice. Una frase che ribadisce il pensiero di Berdini su tutto il progetto e dovrebbe preoccupare i proponenti, visto che la modifica al Piano Regolatore è una condizione essenziale per accettare il progetto così come presentato.
MALAGÒ E LE FIRME – In attesa di vedere cosa succederà entro il 3 marzo, quando si chiuderà la Conferenza dei Servizi, chi si augura che l’iter vada in porto è il presidente del Coni, Malagò: «Tifiamo affinché si possa fare lo stadio della Roma, così come quello della Lazio. Sembrava che la cosa fosse tramontata, ma mi pare che ci sia ancora una partita da giocare. Ogni persona è in grado di giudicare gli aspetti della telenovela. Similitudini con i Giochi Olimpici? Speriamo di no». Lo sperano i tifosi della Roma, meno Fabio Fucci, vice sindaco pentastellato della Città metropolitana di Roma, che lancia la soluzione: «Abbiamo individuato 5 aree sulle quali è possibile lavorare per superare queste criticità». Non saranno d’accordo gli abitanti di Tor di Valle, che oggi si riuniranno alle 11.30 al Roma Club Testaccio per il lancio della raccolta firme in favore del progetto, per ora con più di 1200 sostenitori. Chissà se servirà viste anche le parole del consigliere comunale del Pd Michela Di Biase: «È probabile che a queste condizioni lo stadio non si farà». Intanto è fissato per martedì 7 un incontro in Campidoglio tra Roma Capitale e A.S. Roma.«Partecipiamo con fiducia a questo nuovo incontro nella convinzione di una rapida approvazione del progetto Stadio entro i termini di legge e nell’ambito della procedura legata alla Conferenza dei Servizi che si sta avviando a conclusione», dicono i proponenti.