Kevin Strootman ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook la seconda parte dell’intervista rilasciata nei giorni scorsi a Eurosport:
“Cos’è che rende Roma così speciale? Questa città è come un museo all’aria aperta, c’è così tanta storia. È un posto meraviglioso! È difficile per i nostri giocatori girare liberamente per le vie del centro. Essere un giocatore della Roma è rischioso… Dopo due mesi che siamo arrivati qui, ho detto alla mia ragazza che non sarei voluto tornare in Olanda, voglio rimanere in Italia anche dopo la mia carriera. È il loro stile di vita, come vivono, come sono fatti, e non dimentichiamoci il clima e il cibo: tutte queste cose hanno influenzato la mia decisione.
C’è traffico in Italia, ma io penso da olandese: hai bisogno di due o tre settimane per imparare a guidare qui. Nessuno rispetta le regole, e dopo un po’ lo inizi a fare anche tu, a quel punto ti sarai integrato. Gli italiani sono pieni di passione. Tu puoi rendertene conto durante le partite, dai tifosi sugli spalti. Non è lo stesso al Nord, è meno simile al tifo europeo e più vicino a quello Sudamericano, tanto l’esperienza calcistica quanto qualsiasi altra esperienza. La loro passione li consuma per tutta la settimana. Se vinci ti godi la settimana più bella, ma se perdi… può risultare difficile“.