C’è un retroscena dietro alle ultime novità su Szczesny, che in una cena con il presidente della federcalcio polacca Zibì Boniek avrebbe confidato l’intenzione di continuare a giocare nella Roma. Il nodo della questione è Arsene Wenger, che è il padre putativo di Szczesny ma anche l’allenatore che lo ha allontanato dall’Arsenal preferendo puntare su altri portieri.
CASO – Nei mesi scorsi Szczesny ha annusato la possibilità che Wenger lasciasse l’Arsenal e per questo motivo ha tenuto in seria considerazione l’opzione del ritorno a Londra, come prevede il contratto che scade nel 2019. Ma se Wenger non va via, è difficile che Szczesny venga di nuovo promosso titolare. Da qui l’idea di restare a Trigoria.
PROBLEMI – Come si comporterebbe la Roma? Non sarebbe comunque semplice, in questo contesto improvvisamente stravolto, trattenere Szczesny. Sia per le pretese economiche dell’Arsenal, che valuta il suo gigante quasi 20 milioni, sia per le prospettive di Alisson, portiere acquistato per 8 milioni e cresciuto molto nella prima stagione italiana. La Roma, con o senza Spalletti, ritiene che Alisson abbia meritato il posto da titolare della squadra del futuro. E Alisson non accetterebbe un altro anno da secondo. Perciò, dopo il lungo corteggiamento dell’estate scorsa, stavolta potrebbe essere la Roma a rinunciare. Ieri intanto Szczesny è andato in panchina con la Polonia in Montenegro. Curiosamente accanto a Skorupski, che è un altro portiere di proprietà della Roma dal futuro incerto.