“Giocare ogni tre giorni significa anche questo: la gara di ieri contro l’Austria Vienna va messa subito da una parte e la concentrazione deve tornare subito al campionato”.
A poco più di un anno dal suo arrivo, può fare un bilancio della sua esperienza in giallorosso fino ad oggi? “Il bilancio è sicuramente positivo. L’anno scorso siamo partiti bene, verso metà stagione abbiamo smarrito il passo, salvo poi chiudere in crescendo. Poi sono stato felice di tornare. Quest’anno all’inizio è stato un po’ complicato per me perché non ero in forma, ma ho continuato a lavorare e sono soddisfatto del mio rendimento e di quello della squadra, che nelle ultime partite ha ingranato la marcia giusta”.
Crede che abbia avuto un peso l’eliminazione in Champions?
“Non è stato facile metabolizzarla perché quando rappresenti un grande club sai che devi essere presente nella massima competizione europea. La mancata qualificazione è stato un duro colpo, anche per come è maturata, ma mi piace pensare che i risultati negativi non incidano troppo sul rendimento nella partita successiva, perché vuoi riscattarti e devi concentrarti senza pensare a quello che è stato. Così dovremo fare con il Palermo, dimenticare in fretta la gara di Europa League”.
Tuttavia da un momento negativo si può imparare molto… “Sì, sei sicuramente più motivato nelle partite successive perché hai voglia di reagire e di dimostrare che meriti di vestire la maglia un grande club. Lotti per difendere il tuo orgoglio, che insieme al tuo ego è intaccato quando si perde una partita così importante. Ci tieni a dimostrare ai tifosi che la sconfitta è stato un caso isolato, ma come ho detto non mi piace pensare che incida troppo”.
Cosa ha funzionato nella ultime due gare di campionato? “In entrambe le partite siamo stati più equilibrati come squadra. Abbiamo difeso abbastanza bene contro l’Inter e molto bene contro il Napoli e questo ha fatto la differenza, e quando dico difenderci intendo tutta la squadra. Questa è probabilmente la nota più positiva delle ultime due partite. Dobbiamo continuare su questa strada in tutte le competizioni, dobbiamo restare concentrati al 100% e non abbassare il livello di attenzione e di forza mentale. La prestazione offerta contro il Napoli deve essere lo standard per le prossime partite in serie A”.
Quindi, nel dettaglio? “Le partite vinte contro Inter e Napoli sono la prova che se ci prepariamo e ci comportiamo nel modo giusto, e arriviamo pronti alle sfide sul piano tattico, fisico e mentale, possiamo non soltanto giocare alla pari in trasferta contro una delle migliori squadre del campionato italiano ma anche dominare, perché non soltanto abbiamo vinto e difeso bene, ma abbiamo dominato la gara, tenuto a lungo il pallino del gioco, costretto gli avversari a correre e a stancarsi, avendo quindi più tempo e spazio con la palla. Adesso che sappiamo che avendo la personalità e la mentalità giusta per vincere queste partite, possiamo battere qualunque squadra in Italia e mi auguro che riusciremo a giocare con questo atteggiamento anche la prossima partita”.
Le vittorie servono anche a aumentare l’autostima del gruppo e la consapevolezza della propria forza. “Sì, assolutamente, quelle due prestazioni sono arrivate subito dopo la prova negativa di Torino. Volevamo reagire, ci aspettavano due partite molto complesse e vincendole sapevamo che sarebbe cambiato completamente l’umore nello spogliatoio. Ci siamo riusciti, abbiamo giocato bene, non è stato soltanto il risultato, ma come ci siamo preparati per quelle partite, però adesso bisogna continuare così”.
Davanti a lei anche la difesa si è ben comportata. “Non direi che sia merito del buon comportamento della difesa, ma dell’equilibrio di tutta la squadra. Quando siamo andati in vantaggio, tutti hanno avuto le energie per dare una mano in difesa. Abbiamo controllato la gara attraverso il possesso palla. Quando hai il 65-70% di possesso palla, all’avversario ne resta soltanto il 30-35%, e di conseguenza sei meno impegnato a difenderti. Non perdere palloni sciocchi in mezzo al campo, restare concentrati in ogni momento ha fatto la differenza, ed è questo il motivo per cui secondo me siamo stati così solidi nella fase difensiva. In campionato è andata così…”.
Fazio, praticamente sempre titolare nelle ultime partite, si sta rivelando un giocatore importante. La sua dote migliore? “È un calciatore molto forte, sia in termini di qualità che di forza fisica, che mette a disposizione della squadra soprattutto quando difendiamo un po’ più bassi. La sua forza e il suo senso della posizione ci danno una grossa mano. È stato molto importante negli ultimi risultati positivi della squadra, e sono sicuro che continuando così diventerà un calciatore fondamentale per la squadra”.
La Roma è in pieno tour de force, tra campionato e Europa League. “Sarà una fase importante della stagione. Quando si giocano così tante partite ravvicinate sai già che gli avversari lasceranno punti per strada ed è questo il momento di approfittarne per consolidare la propria posizione in classifica. Abbiamo una rosa ampia, il mister ha la possibilità di ruotare alcuni calciatori se necessario, tutti sono pronti, tutti hanno voglia di giocare, e non credo che sarà un problema giocare così tante partite in poco tempo, al contrario credo che sarà un vantaggio per noi”.
Domenica all’Olimpico arriva il Palermo, un avversario che ha bisogno di punti. Che gara si aspetta? “Sono una squadra forte. Di solito le squadre che occupano le zone basse della classifica arrivano all’Olimpico con la preoccupazione primaria di difendersi. Non sarà facile trovare spazi e mi aspetto una partita molto difficile. Ma se ci prepariamo bene con la predisposizione a lottare, perché le nostre qualità emergono soltanto quando siamo disposti alla lotta, possiamo farcela”.
Come imposteranno la partita? “Dobbiamo fare noi la partita, sappiamo quello che ci aspetta: una squadra che baderà soprattutto a difendersi. Ma se riusciremo a imporre il nostro gioco, a far girare la palla rapidamente, troveremo gli spazi per scardinare la loro difesa. Di solito è questo il copione quando si gioca in casa contro squadre di bassa classifica. Dobbiamo prepararci nel modo giusto e sapere come attaccarli quando si difenderanno molto bassi, facendo valere la nostra qualità. Sono sicuro che il mister analizzerà nel modo giusto la sfida e sapremo esattamente cosa fare”.
In difesa il Palermo può contare sull’apporto di una tuo compagno di nazionale: Thiago Cionek. “È un calciatore forte, mi piace molto, ha giocato da titolare le ultime due partite con la nazionale, è in forma. È importante per loro ed è particolarmente adatto al sistema di gioco che adottano. Mi farà piacere ritrovarlo, ma almeno per questa volta non gli auguro ovviamente di fare bene”.
In avanti c’è Nestorovski, un attaccante del quale si è parlato molto nelle ultime settimane, soprattutto perché ha segnato molto, sia con il Palermo che con la nazionale. “Non mi piace guardare dei singoli, sarà un avversario forte ma nelle ultime giornate di campionato abbiamo affrontato nomi importanti che non sono riusciti a segnare. Non gli riserveremo un trattamento speciale, dobbiamo badare soltanto a prepararci nel modo migliore e cercare di mantenere inviolata la porta”.
Prima di salutarla, quali sono gli obiettivi di questa stagione? “L’obiettivo è sempre lo stesso: contendere il titolo alla Juventus. Ma la strada è ancora molto lunga e per il momento l’obiettivo è vincere la partita contro il Palermo, e poi quella con il Sassuolo e con l’Empoli. Dobbiamo pensare a una partita alla volta. In questo momento siamo staccati di cinque punti dalla vetta, dobbiamo vincere le nostre partite e non guardare agli altri. Se lo faremo, possiamo andare lontano in questo campionato”.