Cosa ti ricordi più volentieri della tua infanzia in Egitto?
“Credo che il ricordo più bello risalga a quando ero all’Arab Contractors, la mia ex squadra, e il mio allenatore mi ha detto che il giorno dopo avrei giocato in prima squadra. Per me è stato un momento incredibile, quasi non ci credevo, avevo 16 anni, non ci credevo ero al settimo cielo”.
Cosa ti manca di più dell’Egitto? Il tempo, vero? “Si, il tempo ma anche la mia famiglia, i miei amici”.
Ma tua moglie e i tuoi figli sono qui… “Si, qui ci sono mia moglie e mia figlia ma mi mancano anche la mia famiglia e i miei amici”.
Eri un bravo studente? Qual era la tua materia preferita? “Credo mi manchi giocare con i miei amici, non ero molto studioso ma mi manca giocare con loro”.
Sappiamo che non sei molto intelligente ma (ride, ndr)… “Pensavo solo al calcio, questo è il motivo per cui non andavo molto bene a scuola…come te!”.
SZCZESNY: Si, non mi interessava molto, pensavo solo al calcio.
A scuola dovevi essere molto veloce, hai mai pensato di poter diventare un corridore? “No, avevo degli amici che erano più veloci di me”.
Voglio conoscerli… Fateli firmare per la Roma! “Erano davvero molto veloci”.
Quindi per te c’era solo il calcio…o c’erano anche altri sport? “Solo il calcio”.
Basket? Hai un buon fisico per il basket… “No, basket no (ride, ndr)”.
Quando giocavi in Egitto pensavi di poter firmare un giorno per un grande club europeo? “Sinceramente no, non in Europa, ma ho sempre cercato di migliorarmi, anche da bambino, volevo giocare ad alti livelli in Egitto ma non credevo di poter arrivare in Europa”.
Poi sei stato fortunato, hai segnato due gol al Chelsea e da lì… “Ho fatto tre gol al Chelsea”.
Tre gol?! In due partite e due gol in una sola gara no? “No tre gol in quattro partite, segno sempre contro il Chelsea”.
Più gol di quanti tu non ne abbia segnati con la maglia del Chelsea, bene! “E’ vero, ma la cosa più importante è che abbia segnato a te! (ride, ndr)”
No! La gente non lo deve sapere! “E’ un ottimo risultato”.
Si, ma giocavamo in diece, ecco perché… “Ah ok”.
Hai giocato nel Basilea, nel Chelsea, nella Fiorentina e adesso sei alla Roma. Ti trovi bene qua? “Si, tra di noi siamo amici, mi piace la città, anche mia moglie è contenta quindi va tutto bene”.
Ok ottima risposta. A chi sei più legato nella Roma? Perché se chiedi a qualcuno si è tuo amico, ti risponde di no… “E’ difficile dirlo perché sono un bravo ragazzo, sono educato…”
Dillo davanti alla telecamera Momo! “(ride, ndr) Sono legato a tutti, non riesco a dire a qualcuno in particolare ma ho molti amici”.
Ok bene, Pensavo avresti detto me ma… No perché cambi sempre idea! Un giorno arrivi e sei gentile e il giorno dopo sei completamente diverso! Ci resto male perché se mi facessero queta domanda dire: “Momo! E’ il mio migliore amico!” “Non chiamarmi Momo!”
Così mi fai stare male. Ma va bene lo stesso… qualche compagno ti ha sorpreso di più? Perché proprio Szczesny? “Non è Szczesny!”.
Non dovresti guardare le domande… “Ho visto la domanda e Szczesny non c’entra niente!”
Perché Szczesny ti ha sorpreso in particolare? “Forse perché gli ho segnato e tutti pensavano che non fosse bravo finché non ha dimostrato di esserlo”.
Molto bene, vai avanti! Quali sono i pregi di Szczesny? No, a parte gli scherzi, qual è il giocatore che ti ha stupito di più? “Quando ho visto giocare Francesco ho pensato ci fosse qualcosa di magico”.
Ok, ma questo è risaputo… “Non avevo mai giocato contro di lui, neanche quando ero alla Fiorentina.”.
SZCZESNY: “Io risponderei “Perotti”, quando l’ho visto giocare per la prima volta ho pensato: “Wow! Questo è davvero forte”.
La tua intesa con Edin Dzeko è stata incredibile in questa stagione…Cos’è cambiato? “Insomma, è un modo carino per dire: “Lo scorso anno non sei stato un granché ma quest’anno hai fatto bene!”… Non chiederlo a me! Chiedi a Dzeko!”.
Quindi ti piace giocare con lui… “Si, perché è un grande giocatore e un’ottima persona”.
Com’è stato segnare la prima tripletta con la maglia della Roma? “E’ stata una sensazione nuova, perché è stata la mia prima tripletta in assoluto a livello di club. Non ci ero riuscito neanche con la maglia della Fiorentina o con quella del Basilea. Ci ero riuscito solo una volta con la maglia dell’Egitto, ma con la Roma è stato qualcosa di diverso. Ed ero felice perché poi sarei andato in Nazionale per la partita contro il Ghana”.
Non so se dovrei dirtelo…Ma qualcuno chiede perché non ne hai segnate altre…Questo qualcuno sostiene che avresti potuto segnarne altre… “(ride, ndr)”.
Dì semplicemente “per colpa di un infortunio!”… “Ok, per quel motivo! Dai, magari succede nella prossima partita”.