E’ vero che ‘La Leva Calcistica della Classe ’68’ era dedicata ad Agostino Di Bartolomei?
“No, è falso”.
La Roma ha sei punti di distanza dalla Juventus a sette giornate dal termine del campionato: nutre una speranza? “La speranza c’è sempre, ma è meglio guardarsi le spalle dal Napoli, che è molto in palla, per evitare i preliminari di Champions. Il fatto è che questa Roma è forte, ma la Juve lo è di più, quest’anno è davvero incredibile”.
Se la Roma fosse una canzone? “Grazie Roma e Roma Roma di Antonello. E’ difficilissimo scrivere l’inno per una squadra, lui è riuscito in due imprese meravigliose, sono due canzoni, intense, commuoventi, una fortuna averle composte”.
Canta ‘Un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia…’. Chi è? “Francesco Totti. E’ immenso non soltanto in campo, ma anche fuori, apprezzo la sua autoironia”.
Quale brano sceglierebbe per lui? “Merita una grandissima canzone: ‘Volare’”.
Spalletti? “Siamo amici, sarei contento se restasse. Ammiro la sua indipendenza intellettuale: in un mondo di ‘forse’ e di ‘non so’ lui parla chiaro”.
Domani la Roma gioca contro l’Atalanta, la leva calcistica degli anni Novanta… “L’assonanza con la mia canzone non mi porterà a fare il tifo per loro – ride – spero che per un giorno si sentano un po’ più vecchi”.