E’ un ritorno ingombrante quello di Luciano Spalletti nella capitale. L’allenatore di Certaldo è di certo l’ex più atteso all’Olimpico, complice anche l’assenza di Radja Nainggolan, non convocato. Sugli spalti il tecnico toscano troverà con ogni probabilità più detrattori che nostalgici, quel che è certo è che la sua presenza non può lasciare indifferenti. “Io a Roma ci ho vissuto sette anni e ho voluto bene a molte persone. Ci sono moltissimi amici – la stilettata di Spalletti – che magari non verranno allo stadio a festeggiarmi perché non possono, però poi rimangono i buonissimi rapporti con tante persone. Nella mia gestione, anche sbagliando, ho sempre tentato di fare il bene della Roma. Ho voluto bene ai calciatori che ho allenato, compreso Totti, perché sono pezzi di vita importanti”. Immancabile un passaggio sull’ex numero 10 giallorosso, oggi dirigente: “Abbiamo già parlato altre volte. Non ho ancora avuto tempo di leggere il libro, perché lo voglio leggere con calma. Ho letto ciò che è stato riportato dai giornalisti. Secondo me ci sono delle precisazioni da fare, però, le faremo con calma. Se lo trovo lo saluto volentieri”.
Come sempre, Spalletti non ha problemi a dire la sua e, dopo la parentesi riguardante i suoi rapporti nella capitale, si concentra sul posticipo dell’Olimpico in cui l’Inter arriva da favorita: “Bisogna vincere le partite per occupare posizioni che sono destinate a squadre come l’Inter. Se dobbiamo essere quelli che vincono assolutamente contro la Roma è segno che abbiamo fatto passi notevoli, ma loro sono una squadra forte con ambizioni importanti. Hanno un gioco ben delineato, vengono a riconquistare il pallone più in alto possibile e giocano partendo dal basso. La Roma è una di quelle squadre che possono inanellare una serie di risultati importanti. Dobbiamo avere il nostro obiettivo al di là del name dell’avversario, vincere più partite possibile. Le insidie ci sono sempre nel nostro campionato”.
Arriva piccata anche la risposta alle polemiche create dal padre di Lautaro Martinez l’argentino oggi probabilmente si accomoderà in panchina lasciando spazio a Mauro Icardi: “Della famiglia Martinez conosco solo Lautaro e parlo con lui. E’ importante che si renda conto che il papà così facendo crea problemi a lui come calciatore, alla sua immagine e al rapporto con i suoi compagni di squadra. Per diventare un top player devi anche gestire te stesso e quelli che ti stanno attorno se creano problemi. I grandi club a livello europeo stanno attenti a non avere situazioni imbarazzanti come queste e poi Lautaro non ha bisogno di difese perché un uomo, è uno forte”. Come detto non ci sarà Nainggolan che a Milano è ancora lontano dalle sue migliori prestazioni. Il tecnico toscano prende le parti del centrocampista belga da lui fortemente voluto in nerazzurro: “A Roma dicono che lo scambio con Zaniolo è convenuto più ai giallorossi? L’infortunio durante il ritiro ha portato delle complicazioni. Poi ha avuto un paio di fastidi, ricadute, problemi in base alla gestione di quanto avuto in precedenza. Ora andremo a trattarlo con più tranquillità per rimetterlo a posto. Lui come testa e potenzialità è lo stesso di Roma. Ed è dispiaciuto lui per primo di non esser riuscito ancora a dare il suo contributo”. Si rivede invece tra i convocati Vrsaljko.