La frase più triste, forse, è anche la più elegante. La scrive su Instagram un malinconico Simone, che ammette: “Più che lupi, siamo chihuahua”. Benvenuti al nuovo psicodramma dell’universo romanista, che racconta ancora una volta una rimonta (la quarta), così feroce che fa scolorire persino quella dell’8 dicembre maturata a Cagliari (0-2, 2-2). In quel caso, però, la squadra giallorossa aveva dominato e poi si era smarrita, stavolta l’impressione di tutti i tifosi è che il pareggio dell’Atalanta (0-3, 3-3) sia stato un pericolo scampato.
LE ACCUSE — Oltre ai giocatori, sotto accusa la gestione della partita di Eusebio Di Francesco e il mercato di Monchi, soprattutto in difesa. Nel mirino, infatti, finiscono soprattutto Olsen e Marcano, “che deve anna’ a vende’ er pesce sulla Prenestina”, dice Lancioli. Fedeflio è drastico: “Preferisco perdere che pareggiare così”. “Radiate Marcano e Fazio”, ringhia Alessandro.
Ma i messaggi sono un magma ribollente. “Di Francesco si deve dimettere e Olsen, poi, pensava di giocare col Poggibonsi”, ruggisce Leocesco. Anche Karsdorp e Kluivert non sono messi meglio nella hit parade degli insulti (che vi risparmiamo). Ma se il terzino olandese è stato fermo tanto per poterlo già cassare, l’attaccante era stato accolto già come una star, mentre in fondo deve crescere. Non è un caso che in un fuorionda tv l’allenatore abbia detto poco prima del fischio finale: “Quando torniamo nello spogliatoio me lo mangio”. (…)
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