Gli sviluppi dell’inchiesta arriveranno tra oggi e domani. Così come i nomi degli indagati che ancora mancano all’appello. La fase due dell’inchiesta sullo Stadio della Roma – dopo la prima tranche che ha portato all’arresto del costruttore Luca Parnasi, dell’ex presidente di Acea Luca Lanzalone, del consigliere regionale Adriano Palozzi e dell’ex assessore regio- nale Michele Civita – porterà nuovi nomi eccellenti, specialmente sotto il profilo politico. Tremano, quindi, gli esponenti del Campidoglio che, secondo le indiscrezioni, sarebbero i più colpiti dalle prossime intercettazioni. Nuove carte, nuove intercettazioni, e risultanze investigative che potrebbero comportare nuovi scossoni politici. Quella che inizia oggi si annuncia come una settimana importante per la maxi inchiesta della Procura capitolina sul nuovo stadio della Roma. Nei prossimi giorni, infatti, gli inquirenti depositeranno ulteriore materiale investigativo che potrebbe fornire nuovi elementi su quello che l’accusa considera come il “sistema Parnasi”, in particolare sul modus con cui è stata finanzia- ta la politica, e sul ruolo di Lanzalone, consulente di fatto dell’ammini- strazione capitolina guidata dalla Raggi nell’ambito del progetto per l’impianto che dovrebbe sorgere nella zona di Tor di Valle.
Una novità riguarderà le energie pulite: un sistema che, secondo l’accusa, avrebbe avuto il monopolio del duo Parnasi-Lanzalone sulla green energy, bypassando così gare d’appalto e procedure. In questo filone dovrebbe esserci il nome di una terza persona che ha gravitato in consiglio comunale.