Altro passetto in avanti verso la realizzazione dello Stadio della Roma di Tor di Valle. Da qualche giorno il sito non è più abitato. Federico Marchetti, 75 anni, ex allenatore dei cavalli, ha trovato un accordo con la Eurnova del costruttore Luca Parnasi e da alcuni giorni se n’è andato dalla vecchia casa che occupava vicino l’ippodromo. E così, viene superato un altro degli ostacoli che avrebbero potuto rallentare l’avvio dei lavori. Si era sempre detto che Marchetti fosse l’unico abitante di tutto il complesso. In realtà, gli abitanti erano due. C’era anche, molto più schivo e defilato, «Lallo» che però a gennaio scorso è scomparso a seguito di una malattia. I lavori, intanto, proseguono su due fronti: da una parte, i progettisti stanno continuando ad aggiornare le carte, le relazioni e le tavole progettuali per adeguarle alle prescrizioni emerse dalla Conferenza dei Servizi. Un lavoro lungo e complesso, estremamente articolato e delicato, necessario per consentire al Campidoglio di dare il via, non appena consegnato questo adeguamento della documentazione, all’iter per la variante urbanistica. Un processo, quello della variante, che richiederà difficilmente meno di tre mesi per essere completato. Nel frattempo, quindi, i proponenti continuano, in accordo con le Istituzioni, a lavorare sotto traccia per giungere a una definizione bonaria per l’acquisto delle porzioni di terreni che, altrimenti, sarebbero da espropriare.
Un modo per risparmiare sia tempo che soldi, rimanendo, in più, al riparto da possibili ricorsi presso i Tribunali da parte degli espropiandi. In attesa che, quindi, si concluda la intricata vicenda della variante urbanistica con i suoi tempi fissati dalla legge, ci si sta attrezzando per rifinire il testo della Convenzione urbanistica, cioè del contratto che disciplinerà i rapporti fra il pubblico (il Campidoglio) e i privati e che conterrà anche tutte le specifiche su tempi, priorità e modalità di costruzione delle singole parti dell’intero progetto. Infine, secondo quanto trapela, già sono stati avviati i primi sondaggi sul mercato delle società che si occupano delle complesse e delicate procedure di bonifica da amianto, ordigni bellici, rifiuti e residui. Si tratta delle operazioni preliminari che saranno necessarie prima di procedere con lo step successivo, quello della grande campagna di scavi archeologici obbligatoria prima di poter procedere con la costruzione del complesso sportivo e commerciale. Insomma, in attesa del semaforo verde definitivo, si lavora per ridurre a zero le possibili future perdite di tempo.