Va avanti chi ha snobbato meno la Coppa Italia. Il Torino passa ai quarti vincendo all’Olimpico contro la Roma, dieci giorni dopo aver battuto in campionato la Lazio nella partita del ciclone-Giacomelli. Questa volta decide l’eccesso di turnover da parte di Di Francesco, che schiera dieci giocatori diversi su undici rispetto a Roma-Cagliari pensando al big match di sabato con la Juve, mandando allo sbaraglio soprattutto una difesa completamente improvvisata e con tre mancini su quattro: Skorupski, Bruno Peres, Juan Jesus, Moreno e Emerson (non giocava titolare dall’infortunio al ginocchio del 28 maggio, il giorno del ritiro di Francesco Totti). Anche Mihajlovic ha cambiato le carte: fuori N’Koulou e Burdisso in difesa, Baselli e Rincon a centrocampo, Iago Falque in avanti (più l’infortunato Ljajic). Il tecnico granata, però, ha lasciato a ogni reparto almeno un riferimento importante e, soprattutto, ha ricevuto una risposta strepitosa da Vanja Milinkovic-Savic, il gigantesco portiere, fratello del laziale Sergej, che ha parato tutto il parabile, compreso un rigore di Dzeko.
La Roma poteva pareggiare (clamoroso il doppio legno di El Shaarawy nel primo tempo) e forse anche vincere, ma i granata non hanno rubato nulla. Sono andati sul 2-0 e hanno sprecato qualche occasione di troppo in contropiede. In ogni caso sono riusciti a far saltare il fattore campo che, con questa formula della Coppa Italia, è un vantaggio troppo ingiusto. Il messaggio dato da Di Francesco alla Roma, questa volta, è stato sbagliato. Il turnover serve, mettere insieme troppi giocatori fuori fase (Moreno, Under, Gonalons…) no. L’unica buona notizia è stato il rendimento di Schick: un gol, un palo, il rigore (generoso) procurato e il 2-2 sfiorato nel recupero. Al contrario, Dzeko è rimasto ancora prigioniero dell’astinenza da gol: ha voluto calciare il rigore e si è divorato un gol di testa. Il Torino ha sfruttato soprattutto i calci piazzati, nei quali la difesa della Roma è sembrata davvero improvvisata. Il 3 gennaio saranno i granata a giocare i quarti di finale e, per loro, sarà una fatica.