Torino-Roma
è alle porte. Il match in programma domenica 22 ottobre alle ore 15:00, si disputerà allo Stadio Olimpico Grande Torino e vedrà i giallorossi di Di Francesco competere contro i ragazzi di Mihajlovic in questa vicinissima 9^ giornata di Serie A.
A breve Tutto AS Roma seguirà live il mister Eusebio Di Francesco in conferenza stampa presso il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, dove presenterà ai giornalisti il match di domani.
(Riferendosi a Chelsea-Roma) Quanto conta il coraggio nel suo calcio? “Per andare a prendere una squadra come il Chelsea se non osi andando dall’altra parte cercando di recuperare la palla nella propria metà campo si resta dove si è. Dobbiamo migliorare alcuni automatismi difensivi, dobbiamo essere più preparati e attenti in queste situazioni”.
Che partita si aspetta domani? “E’ una partita difficilissima perchè noi veniamo da una partita fatta bene in cui abbiamo portato a casa un pareggio, sono stati due punti persi nonostante il buon atteggiamento della squadra. Lo scorso anno la Roma ha perso 3 a uno contro il Toro, non sarà facile”.
La preoccupa il fatto di aver raccolto meno di quanto produce la Roma? “Abbiamo raccolto tanto a Bergamo, dove in attacco non abbiamo prodotto quasi nulla. Serve vincere le partite sporche, in questo ambiente non sono contenti in questo caso ma sono vittorie che fanno bene. Fanno parte della crescita di questa squadra. Mi piace portare avanti un certo atteggiamento e convinzione. La partita di Londra è segno di forza e consapevolezza ma non dobbiamo essere presuntuosi”.
Schick? “Oggi farà l’ultimo allenamento, valuterò, è probabile che lo porti”.
Commenti su De Rossi e Gonalons? “Ci sono differenze di caratteristiche, Daniele è anche più preparato a questo tipo di partite ma dal primo giorno ho detto di volere 2 titolari per ruolo. Per me sono 2 titolari. Per questo tipo di gara giocherà Gonalons. E’ stato criticato per il Qarabag ma non esistono giocatori che non sbagliano mai, ha reagito bene. E tornando al Qarabag, l’Atletico Madrid ha dato forza a quel risultato”.
Moreno? “E’ uno di quelli che adesso potrebbe partire titolare. Sta lavorando bene sta capendo la mia idea di calcio, sta lavorando in modo tale da migliorare. E’ assolutamente in partita, non escludo che giochi domani o con il Crotone”.
Ha parlato ai giocatori per gestire il momento, per far capire che la partita di domani forse è più importante? “Devo convincere più l’ambiente che i giocatori. Bisogna capire che ogni partita è differente, che questa volendo è più difficile. Per me lo è nettamente, dal punto di vista mentale, è la prima cosa che ho detto. Dobbiamo stare attenti ad approcciare a questa gara, in cui potremo essere un po’ sporchi, ma dovremo essere bravi a restare in partita”.
La partita del Napoli era stata considerata meno importante di quella contro il Chelsea o è stato diverso l’approccio e basta? “Da fuori potete valutare quello che volete, ma non potete credere che abbiamo sottovalutato il Napoli. La differenza è stata nell’approccio, non nella considerazione. Questo scatta a livello mentale, si è parlato solo del Napoli, ma nel secondo tempo siamo stati più aggressivi, recuperando il doppio dei palloni, prendendo come al solito un palo e una traversa. Il secondo tempo col Napoli e i 90′ col Chelsea devono essere un punto di partenza per dare continuità di prestazione”.
Ha conosciuto Batistuta, ora sta allenando Dzeko che ha fatto un po’ rivedere l’attaccante argentino. I due possono essere paragonati? Che caratteristiche non avevano vicendevolmente? “Sarei partito dalle caratteristiche, sono totalmente differenti. Bati è un giocatore che viveva in area di rigore, più potente, colpiva con grande forza. Edin ha grandi qualità tecniche, gioca con la squadra. Edin ha unito le due cose, lo porta avanti con continuità. Quello che mi è piaciuto è stata la predisposizione a giocare con la squadra, ad aggredire per tutta la gara. Le qualità che ha non gliele leva nessuno. Se lo devo paragonare per fare il titolone, lo farei con van Basten, con le dovute proporzioni – scrivetelo -, mi auguro che possa diventare vincente come lui”.
L’UEFA ha aperto un provvedimento disciplinare per razzismo: cosa ha sentito? “È stata una serata splendida dal punto di vista del tifo, anche noi abbiamo trascinato i tifosi. Ho sempre detto ai ragazzi che siamo determinanti negli atteggiamenti, la squadra è sempre uscita tra gli applausi, significa che la gente apprezza quello che diamo. E questo deve essere costante. Per quanto riguarda i buu, non ho sentito assolutissimamente niente, è stato un fulmine a ciel sereno. Rüdiger è stato nel nostro spogliatoio prima e dopo. Ero molto concentrato sulla gara, io sono uno che queste cose le nota, mi danno fastidio”.
La Roma non viene ancora considerata pronta per lottare per il titolo. Secondo lei questa è una squadra che può farlo? “Non voglio dire niente, lottare per niente, voglio continuare a giocare e mettere in campo queste prestazioni. Nella vita ci vuole equilibrio e devo cercare di mantenerlo. Non significa arrendersi, grande consapevolezza, lavorare sottotraccia e dare fastidio a tutti. Bisogna portare a casa tre punti domani, è l’obiettivo primario. Il resto sono chiacchiere”.