(SKY) Difesa da rivedere? “E’ sempre la squadra che va considerata, ci siamo allungati un po’ troppo lasciando il reparto da solo”.
Le occasioni la Roma le ha avute. E’ mancata cattiveria? “Ci manca determinazione, certo che quelle occasioni possono indirizzare la partita. Ciò che mi interessa è l’analisi storica di determinate cose che accadono alla Roma, anche con altri allenatori, come la mancanza di impegno, di sforzo, la capacità di giocare bene solo quando c’è entusiasmo; la direzione della vittoria è quella opposta, invece”.
Totti basso per avere più qualità? “Sì, doveva stare fuori dal traffico per fare il passaggio e la scelta giusta”.
Ha visto la famosa ‘partecipazione’ di cui parlava ieri in conferenza? “Non riusciamo a mantenere un livello di sforzo costante nella corsa, nel tentativo di aiutare un compagno: abbiamo alti e bassi che dobbiamo togliere, io sono il primo responsabile”.
(ROMA TV) “Tatticamente potevamo trarre dei vantaggi da questa partita, poi però siamo stati lenti nelle letture e nalla qualità del gioco. Nei duelli loro ci hanno messo qualcosa in più, nel veleno del saper sfruttare l’occasione abbiamo messo qualcosa di meno. Sono d’accordo con Mihajlovic, eravamo superiori ma non c’è stata determinazione da parte nostra”.
E’ un limite caratteriale, tecnico o di condizione, il vostro? “E’ un limite delle menti che hanno delle idee distorte riguardo alcune cose, idee che prevalgono poi sulle conoscenze effettive dell’allenatore. Vanno allenate le caratteristiche atte ad arrivare alla vittoria”.
Cos’è che non va nei meccanismi difensivi? “Ci siamo allungati troppo, la lettura è globale, di squadra”.
(PREMIUM) “C’è sempre lo stesso vizio: credersi un po’ più bravi di quello che poi si fa vedere. E lo si vede da come ci si atteggia. E qui è dove l’allenatore ha le maggiori responsabilità”.
(RADIO RAI) “Ci sono giornate migliori, altre in cui si abbassa la pressione e non si trova la cura. Bisogna fare qualcosa di più e alzare la temperatura di tutti i giorni. Ogni tanto cala l’attenzione e la continuità, sembra che la squadra aspetti che le cose accadano. Subentra un po’ di presunzione in alcuni momenti, mentre conta far vedere di valere tanto. Chi la pensa così, si accorge che la chiave del successo passa attraverso altre scelte”.
Dovrà cambiare qualcosa in difesa? “Prenderemo in esame le cose che accadono e si troverà la soluzione. Ci sono alti e bassi, come accaduto anche in passato. Chi ha maggiori responsabilità è sempre l’allenatore, perché conosce i problemi e deve migliorare la squadra”.