Totti a Villa Stuart e la Roma a Pescara. Due fronti aperti con verdetti importanti da conoscere, a partire dalle condizioni del capitano, che ha dovuto dare forfait proprio all’ultimo per colpa di una contusione all’alluce sinistro. Si era fermato già durante l’allenamento di sabato per il problema al dito, ha un’unghia distrutta, sembrava tutto rientrato quando ieri si è presentato a Trigoria per la rifinitura, ma dopo pochi minuti ha subìto un pestone e si è arreso per il dolore. Spalletti non l’ha convocato e oggi Francesco potrà recarsi nella clinica di fiducia per gli esami di routine: le sensazioni sono buone, sembra che non ci sia nulla di rotto, ma è meglio vederci chiaro. Un infortunio serio – al momento escluso – avrebbe logiche ripercussioni sul futuro del numero 10, che rischia di perdersi il derby oltre all’abbraccio di Zeman. Anche De Rossi, con cui il boemo ha un trascorso tutt’altro che felice però, salterà il confronto in campo e andrà in panchina, perché ha accusato un fastidio alla caviglia destra, la stessa della distorsione di una settimana fa.
Tocca a Paredes fare coppia con Strootman. Dietro a Dzeko, a caccia del gol numero 36 con cui eguaglierebbe il suo record di reti, agiranno Salah, Nainggolan e uno tra El Shaarawy (favorito) e Perotti. Con questo sistema a farne le spese sarebbe ancora Peres, sacrificato per tenere la linea a 4 in difesa con Rudiger terzino, Fazio-Manolas in mezzo e Mario Rui (più di Jesus) a sinistra. Palmieri è in lista, «fa vedere – ha spiegato Spalletti – di essere quasi guarito, deve fare degli allenamenti in maniera continuativa per tornare al top e giocare qualche partita, ma è a posto». Due sedute in gruppo dopo due settimane di differenziato non dovrebbero bastare per consegnargliela maglia, prenotata per il derby.