Chi pensava fosse tutto un’esagerazione, è servito. Francesco Totti ha (speriamo quasi) deciso di lasciare la Roma. Dopo un’avventura meravigliosa durata trent’anni, venticinque in campo ad alimentare i nostri sogni, le nostre fantasie sconfinando fino nell’utopia più utopia. Doverlo scrivere ci fa male al cuore, come mai avremmo immaginato, oltretutto neppure un mese dopo un altro doloroso, lacerante addio come quello di Daniele De Rossi (ma la Roma lo ha capito?).
Il risultato è che domani, esattamente diciotto anni dopo la festa scudetto contro il Parma, Totti separerà la sua strada da quella della sua Roma. Ma forse questa non la considera più sua e forse neppure la società ha capito fino in fondo le conseguenze di tutto quello che sta accadendo. Eppure l’amministratore delegato Guido Fienga ha provato (sta provando) a convincere il Dieci a prendersi ancora un po’ di tempo prima di un annuncio che pure se non c’è ancora stato, sta devastando un’altra volta la gente romanista. Certo, fin qui, per l’ad, prima De Rossi, ora Totti, tutto è stato meno che un successo. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri