Non c’è pace per il murales dedicato a Francesco Totti, nel cuore del rione Monti, a Roma. Due giorni fa, a poche settimane dall’ultimo restauro, l’ennesimo atto vandalico: macchie nere, bombolette e scritte antisemite lo hanno circondato, coprendolo completamente. Il graffito, raffigurante il capitano giallorosso festante dopo una rete, è stato realizzato da artisti romani nel 2001, in occasione del terzo e ultimo scudetto della Roma.
Nel febbraio scorso, sempre dopo il restauro, alcuni vandali si erano impegnati a gettare un secchio di vernice bianca sul muro con il disegno del “Capitano”. Il tutto si aggiunge ad un clima di tensione e degrado che ha avvolto il quartiere: sono numerose, infatti, le scritte antisemite su vari muri di antichi edifici contro i tifosi romanisti (“Romanista Ebreo”, “Fuori i coltelli”, “W il Duce”, “A morte gli ebrei giallorossi”).
«Il quartiere è molto affezionato a questo murales – commenta Nathalie Naim, consigliera del I Municipio – Ho personalmente sporto querela contro ignoti dai carabinieri, non solo per il graffito ma per le continue e ripetute scritte antisemite, unite all’imbrattamento sistematico dei palazzi storici». «Saremmo ben lieti che venissero installate dal comune telecamere fisse – ha concluso la consigliera – Ce ne sarebbe davvero bisogno. Nel rione non vi è alcun controllo, è abbandonato a se stesso. Persino quelle annunciate, che dovevano essere installate nella piazzetta dove ci sono spesso risse e danneggiamenti ai monumenti presenti, non sono state ancora posizionate».