Ciao Francesco, sono l’Uefa. Il premio 2017 del presidente è tuo. E’ andata più o meno così la telefonata attraverso cui Totti ha saputo di essere stato insignito dal governo del calcio europeo per scelta diretta di Aleksander Ceferin, il premier sloveno dell’Uefa.
MERAVIGLIOSO – E’ un altro riconoscimento alla carriera definita «outstanding», strepitosa, del Capitano che domenica ha lasciato la Roma tra le lacrime di 65.000 tifosi. Lui incluso. «Il premio del presidente – spiega Ceferin – riconosce gli straordinari traguardi, l’eccellenza professionale e le qualità personali esemplari. Questi attributi sono personificati da Francesco Totti, un uomo che ha dato un quarto di secolo della sua vita all’As Roma. Congratulazioni, Francesco, per una carriera fantastica e per la grande fedeltà e l’attaccamento a Roma e al calcio». Non è un Pallone d’Oro, in cui Totti non è mai andato oltre il quinto posto (nel 2001), ma sotto il profilo etico è un premio che gli lascia una soddisfazione ancora maggiore. Perché gli consente di affiancare altre due leggende italiane, Gianni Rivera e Paolo Maldini, che sono stati inseriti in questa speciale hall of fame, istituita nel 1998 per volere dell’allora presidente Uefa, Lennart Johansson. Maldini è stato premiato nel 2003, dopo aver vinto la Champions League nella finale di Manchester contro la Juventus, mentre Rivera è stato eletto nel 2011. Nella galleria dei premiati, poi, sono presenti altri miti della storia del calcio, da Bobby Charlton a Di Stefano, da Cruyff a Beckenbauer, ma il pensiero per Totti è davvero particolare perché capita dopo due anni, il 2015 e il 2016, nei quali il premio non era stato assegnato.
RINGRAZIAMENTI – Totti ha risposto orgoglioso via Facebook: «È un onore leggere il mio nome tra quelli dei grandi del passato. Vedere riconosciuta a livello internazionale la mia fedeltà alla maglia della Roma è un motivo di orgoglio». Intanto si sta godendo i suoi primi giorni di vacanza da ex calciatore. Oltre a scattare la foto nella piazza di Testaccio che i tifosi gli hanno autonomamente intitolato, un luogo «che si trova anche sul navigatore», nelle ultime ore ha girato tra la sua Roma, il mare di Sabaudia e Milano, dove ha accompagnato Ilary impegnata in tv. Presto, magari già la prossima settimana, incontrerà Monchi e gli altri dirigenti per discutere il ruolo da interpretare in società: vicepresidente, direttore sportivo aggiunto, direttore tecnico. Vedremo. Tanto gli restano almeno altri 40 anni da vivere dentro alla Roma.