Parla Francesco Totti ai microfoni di Roma Radio e la città giallorossa si divide. Il tema è ricorrente: difendere la società e la squadra dalle critiche che, nella Capitale, non mancano mai. L’affondo di Totti, però, è spiazzante: «Nessuno si aspettava questo inizio, ma sono state giocate solo tre partite e non possiamo già dare le colpe a uno o all’altro. Dobbiamo essere realisti: la Juve fa un campionato a parte. Noi disputiamo quello con Milan, Inter, Napoli e Lazio. Cerchiamo di arrivare tra il secondo e il quarto posto, passando il turno di Champions League e restando più uniti che mai». (…)
La maggioranza dei tifosi è con Totti. «È giusto non illudere la gente», la sintesi. Ma c’è anche chi mastica amaro: nello scorso campionato la Roma uscì dalla lotta scudetto con il blackout tra dicembre e gennaio, adesso si ammaina il sogno già a inizio settembre? Francesco è stato per anni l’anti-Juve, è per questo che molti tifosi non capiscono.
Il 10 luglio scorso, alla presentazione di Bryan Cristante, il d.s. Monchi rispose così a chi gli chiedeva se parlare di scudetto fosse un’utopia: «Utopia non è niente. L’anno scorso ci è mancato poco per arrivare in finale di Champions League e sono convinto che nemmeno il più ottimista dei tifosi era fiducioso di arrivare così avanti. È difficile, negli ultimi sette anni in Italia ha vinto sempre la stessa squadra, ma vogliamo mettere tutto quello che abbiamo per provarci. Questa Roma merita di fare cose importanti, di realizzare i sogni dei tifosi. I tifosi meritano più che le parole, meritano i fatti. Non ci sono cose impossibili se si lavora per ottenerle, anche se sono difficili».
Sembra quasi che Totti abbia parlato come calciatore prima ancora che come dirigente. (…)