Paperino
: “È bello incontrare di nuovo un amico di vecchia data come te, Francesco! A proposito di date… il 27 settembre è il tuo compleanno: come festeggerai i tuoi quaranTotti? Cos’hai in programma?”
Totti: “Sicuramente avrò il piacere di condividere questo traguardo con la mia famiglia e gli amici più stretti. In fondo i miei primi 40 anni non sarebbero stati così speciali senza di loro! E poi spero di festeggiare qualche successo con i miei compagni di squadra. Il mio dolce, in fondo, è sempre giallorosso…”.
Paperino: “Ci vuole molto fiato per spegnere 40 candeline, ma tu sei allenatissimo eh, eh! Come sarà la tua torta?”
Totti: “Non lo so ancora, ma vorrei che fosse tanto grande da ospitare tutte le persone a cui ho voluto bene. E vorrei che a soffiare sopra le candeline fossero tanti piccoli tifosi giallorossi”.
Paperino: “Un regalo che ti piacerebbe scartare…”
Totti: “Qualunque esso sia lo baratterei per un altro regalo, a fine campionato…”
Paperino: “Bé, a questo punto la domanda è d’obbligo: cosa farai… da grande?”
Totti: “Di sicuro resterò nel calcio. Ho un accordo con la società che mi consentirà di non staccarmi totalmente dal campo. Mi sto avvicinando a quel momento con un pizzico di curiosità, ma conservo ancora la voglia di essere totalmente concentrato sulla mia missione: quella di onorare la maglia della Roma fino all’ultimo minuto della mia carriera”.
Paperino: “Nella vita ci sono molti bivi: come saresti stato se avessi intrapreso altre strade? È vero che la tua super mamma non ti ha dato il permesso di andare al Milan, tanti anni fa?”
Totti: “Certo che è vero! Il boss è sempre stato lei, per fortuna quando ero piccolo ha fatto in modo che il proverbio fosse valido: tutte le strade portano a Roma! Battute a parte, non sono mai riuscito a immaginarmi con altri colori addosso”.
Paperino: “Per me sei come un supereroe: indossi sempre lo stesso costume… ehm… maglia, non ti mancano coraggio e nobiltà e con la palla fai cose incredibili! Quale superpotere ti piacerebbe avere nella vita di tutti i giorni?”
Totti: “Volare penso sia il desiderio di tutti gli uomini! Dei supereroi ammiro la capacità di stare sempre dalla parte del bene e di lottare contro i soprusi. E poi adoro il loro motto…”.
Paperino: “Spiega a un paperopolese cosa vuol dire essere romano!”
Totti: “Vuol dire provare un brivido quando hai la possibilità di passeggiare per un vicolo di questa città e restare a fissare uno scorcio, che magari avrai visto mille volte, ma ogni è come la prima”.
Paperino: “Quali sono le domande più buffe che ti fanno i piccoli tifosi quando ti incontrano?”
Totti: “Me ne fanno tante e di impensabili. Ma quella a cui non so rispondere è quando mi chiedono come faccio a essere Francesco Totti? Ogni volta cerco di parlargli dei sacrifici e della capacità di sapersi divertire. Ma in fondo non so come si fa a essere Francesco. Per questo aggiungo semplicemente di essere sé stessi…”.
Paperino: “Che effetto fa sapere che tuo figlio scambia il doppione della tua figurina dell’album dei calciatori?”
Totti: “Eh, spero che non le scambi proprio tutte, se no a casa non ci rimane neanche una figurina di Totti!”