Com’è cambiata la tua vita?
“Ti capita a Trigoria di sbagliare e imbucarti nello spogliatoio anziché in ufficio?
No, sinceramente no. Però mi imbuco spesso nello spogliatoio, quasi tutte le mattina o i pomeriggi durante gli allenamenti. Sono rimasto a contatto con i giocatori e con il mister, perciò rivivo le stesse sensazioni ma senza spogliarmi. Sono abbastanza facilitato”.
Come hai vissuto l’eliminazione dell’Italia? “Malissimo, tutti gli italiani come me non pensavano di non arrivare al mondiale in Russia. Purtroppo è successo, è un episodio che ha sconvolto tutto il mondo e non solo l’Italia. Vedere un Mondiale senza Italia sarà molto strano”.
Un nome per far ripartire il calcio? “Di nomi in questo momento se ne fanno tanti, a me piacerebbe che Tommasi prendesse in mano tutto. Non lo dico solo perché è un amico, ma è una figura giovane, trasparente e positiva. Conosce il calcio italiano e tante persone, può prendere in mano la Federazione”.
C’è un calciatore con cui avresti voluto giocare? “L’ho sempre detto e lo ribadisco, l’unico rimpianto della mia vita calcistica è di non aver potuto giocare con Ronaldo. Sarebbe stato il mio sogno ma anche il suo, ha fatto abbastanza gol ma con me dietro ne avrebbe forse fatti di più”.