La preoccupazione post derby svanisce con il gol di Fazio. E diventa più semplice leccarsi le ferite per l’eliminazione dalla coppa Italia restando a meno sei dalla Juventus. La Roma vince a Bologna per 3-0, non smarrendo la bussola di un campionato all’interno del quale è intenzionata a dire ancora la sua, sfruttando le sette partite che mancano al taglio del traguardo. «Io credo a tutto finché non c’è la matematica a condannarci – conferma Spalletti – noi dobbiamo lavorare in maniera corretta e seria come abbiamo fatto oggi. Dobbiamo fare bene in queste sette partite che mancano, per il futuro della Roma e per i tifosi. Ed è giusto continuare a lavorare per accorciare la distanza dalla Juve». Dopo Fazio, le reti portano la firma di Salah e Dzeko. L’egiziano, con quello di ieri, ha raggiunto 15 centri stagionali, più 10 assist, risultando uno dei giocatori a cui aggrapparsi nella volata finale romanista. Così come Dzeko, che ha raggiunto la quota di ben 34 gol stagionali, continuando a scalare la storia giallorossa come miglior marcatore. «Non era per nulla facile, contro il Bologna – l’analisi del centravanti – non abbiamo iniziato bene, forse perché faceva molto caldo. Abbiamo vinto una gara difficile. Dopo il derby siamo stati tutti quanti tristi, ma ci sono altre sette gare da giocare. Penso che nel ciclo di partite in cui c’erano le coppe, in quei dieci giorni, il calendario era molto pieno. E abbiamo giocato tre gare in una settimana. Devo ammettere che è un po’ troppo e la Federazione non ci ha aiutato. Ora ci resta il campionato. Pensiamo gara dopo gara, pensando a vincere la prossima in casa, contro l’Atalanta».
I tifosi hanno subito voltato pagina, sostenendo la quadra anche ieri a Bologna, alzando cori e inscenando una mini- scenografia. E applaudendo i giocatori al fischio finale, senza fargli quindi per nulla pesare l’eliminazione subita dalla Lazio. Con quelli di ieri, la Roma sale a 71 punti, in 31 giornate, come non era mai successo nella sua storia, per un record che potrebbe però restare senza trofei. «Secondo me non siamo al livello della Juventus come possibilità di cambiare giocatori – la critica di Spalletti – che da domenica a mercoledì ne cambia otto e la qualità è sempre la stessa. Però la distanza da loro non dipende solo da questo: ci sono successe tante cose, gli infortuni, ben quattro crociati era da tanto che non li sentivo e io dovevo e potevo cambiare di più». A margine della vittoria di Bologna, è Massara – ds pro-tempore in attesa dell’ufficializzazione di Monchi – a parlare di mercato. «Per il rinnovo di De Rossi non c’è alcun problema. Daniele è un membro di famiglia e con lui parliamo quotidianamente. Adesso è concentrato sulle ultime partite di questa stagione, e poi valuteremo insieme. Manolas? Per il momento non sembra esserci la necessità di doverlo vendere».