Vincere, sfatare tabù e mettersi in condizione di sperare in un passaggio del turno che resta difficilissimo. Senza convincere però. Anzi rischiando più del dovuto e aumentando i dubbi sulla tenuta europea di una Roma che torna a prendersi 3 punti in Champions dopo 695 giorni. La squadra di Di Francesco, ieri a Baku contro il Qarabag, ha infilato la quarta vittoria di fila, la 5ª su sette gare stagionali, la prima in una trasferta di Champions da quando Pallotta è presidente (ultimo successo risaliva al 2010 col Basilea). Di fronte a 70 mila spettatori e sotto l’acquazzone i giallorossi, però, hanno rischiato addirittura di pareggiare contro una squadra che al primo turno ne aveva beccati 6 dal Chelsea. C’è poco da ridere quindi anche se Di Francesco prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Quando si vince non c’è rammarico, potevamo gestire meglio ed essere più concreti. Loro sembrava facessero sempre l’azione della vita, ma se sono qui i valori ci sono. Ci siamo complicati la vita da soli. Problema di mentalità? Si costruisce all’interno. In 2 partite abbiamo fatto 4 punti e non è mai facile vincere in Champions. Potevamo farlo in maniera diversa ma siamo contenti e basta. Di valutazioni da fare ce ne sono tante, positive e negative».
Eppure le cose sembravano essere state subito messe in chiaro: vantaggio dopo 7 minuti di Manolas, raddoppio al 15’ di Dzeko che in Champions non segnava dal 24 novembre 2015. E settima perla in 7 partite per il bosniaco (il 100° gol in Champions nella storia giallorossa). Poi l’attimo di relax che non ci voleva. L’errore (uno dei tanti) di Gonalons permette ad Henrique di accorciare le distanze (storico primo gol azero in Champions) in una partita fin lì gestita bene. La spinta dell’Olimpico ha dato forza alla squadra di casa che ha costretto la Roma a restare bassa e a rischiare addirittura di subire il pareggio al 90’ quando Ndlovu di testa per poco non trasferisce il vento freddo di Baku sui divani di Roma. «Non abbiamo giocato bene. Le condizioni del campo sono scuse. Forse pensavamo di vincerla facile, ma l’importante erano i tre punti», le parole di Nainggolan. «Forse abbiamo pensato troppo al Milan», ha confessato Dzeko. Brutte notizie: oggi esami per Perotti al flessore destro, anche Defrel in dubbio per San Siro per un problema alla coscia sinistra. Più convincente la vittoria della Primavera. Ieri i ragazzi di De Rossi hanno sconfitto per 0-3 (doppio Celar e Antonucci) il Qarabag raggiungendo l’Atletico (sconfitto 3-1 dal Chelsea) al 2° posto del girone di Youth League.