Barcellona come Madrid, che se qualcuno in Catalogna dovesse leggere magari sarebbe pure un problema. Ma tant’è, l’esodo c’è ma comunque nei limiti dell’immaginabile. Domani a Barcellona saranno circa tremila i tifosi della Roma presenti, più o meno la stessa quota che accompagnò la squadra di Di Francesco a novembre al Wanda Metropolitano contro l’Atletico, per una sconfitta comunque ininfluente ai fini della classifica del girone.
L’ESODO – Il conto è presto fatto: dei 4.500 biglietti che il club catalano aveva messo a disposizione di Trigoria, da Roma ne sono tornati indietro 1.700, poco meno del 40 per 100. Ai 2.800 tifosi che hanno acquistato il tagliando e domanisera saranno nel settore ospiti del Camp Nou, vanno infatti aggiunti altri supporter giallorossi che hanno deciso di gustarsi lo spettacolo in altri settori dello stadio. Quella quota è difficilmente calcolabile, ma certamente c’è chi ha deciso di allungare le vacanze pasquali decidendo di trascorrere a Barcellona più di qualche giorno. Sui motivi dei molti biglietti rimasti invenduti la discussione è aperta, ma resta difficile credere che la causa scatenante possano essere stati gli 89 euro del prezzo del biglietto: chi aveva infatti deciso di sostenere i costi per la trasferta, è improbabile si possa essere fermato davanti a un rialzo del costo del solo tagliando. Più facile che a scoraggiare altri tifosi sia stato l’aumento repentino del prezzo dei biglietti aerei, schizzati all’insù non appena materializzatosi l’accoppiamento del quarto di finale. I tremila di domani, tra l’altro, sono più o meno lo stesso numero di tifosi che optarono per la trasferta nel novembre 2015, quando il biglietto costava 53 euro.