Il mister Di Francesco, alle 14.45, risponderà alle domande dei giornalisti riguardo alla partita che la Roma giocherà contro il Genoa domani sera alle ore 20:45 allo stadio Olimpico per la 32esima giornata di campionato. Tuttoasroma seguirà l’evento in diretta con contributi media che saranno inseriti dopo 30 minuti dalla fine della stessa come da regolamento.
C’è il pericolo di avere la testa già al Liverpool? “Devono pensare al Genoa, una partita delicata contro una delle migliori difese del campionato. Una squadra solida, dovremo prepararla al meglio. Cambierò qualcosa ma non sottovaluterò la partita, anzi, penserò a mettere forze fresche”.
Under ed El Shaarawy possono giocare? “Non parlerò di formazione, non darò vantaggi a Ballardini. Under si è allenato con continuità, i due spezzoni di partita giocati gli saranno utili”.
Solo la Juve è riuscita in questi anni a centrare la finale di Champions? “E’ un insieme di cose, ma è importante la mentalità e l’abitudine a fare queste cose. Dobbiamo essere svegli e svelti. Vedo la squadra pronta e mi auguro che le risposte siano quelle giuste”.
El Shaarawy può avere anche doti difensive. Può rappresentare un’alternativa a tutta fascia sulla sinistra? “Potrebbe essere una cosa valida a seconda delle gare. Può accadere più a gara in corsa. Io credo che quando si va a difendere dentro l’area si deve essere difensori. In questo momento anche entrando sta dando moltissimo nelle due fasi. Non penso che Stephan possa fare il quinto normale. Nel derby abbiamo messo 8 volte in fuorigioco gli avversari e con una difesa a 5 abbiamo lavorato come se fosse a 4. Con un attaccante è difficile lavorare così”.
Nelle ultime tre partite la Roma ha fatto due punti, cosa fa nel concreto un allenatore per evitare cali di concentrazione in campionato? “Tutte le partite hanno una storia a sé. In queste tre gare abbiamo creato tanto e concretizzato poco. Col Barcellona ne dovevamo fare tre e gli abbiamo fatti. Dobbiamo trattare le gare nello stesso modo. Ci è mancato quel pizzico di fortuna e malizia in alcuni momenti. Quello che dico qua è comunicazione e come la faccio qui la faccio alla squadra. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, noi dobbiamo affrontare queste gare una per volta con grande determinazione. Non pensate che domani stravolgerò la formazione. Sennò li farei riposare tutti e dieci in queste due partite”.
Come sta Gonalons? Dzeko come si gestisce? La Roma è dipendente da lui… “Hai detto bene, ditemi qualche volte ha riposato Dzeko dall’inizio, non so nemmeno io. Credo sia pochissimo rispetto a tutti gli impegni. E’ un giocatore fondamentale, per il mio modo di giocare e per l’importanza che ha nella squadra. Domani Dzeko giocherà, per farvi capire quanto è importante vincere domani. Gonalons ha dimostrato di avere delle qualità, ogni suo errore è evidenziato maggiormente, perché hanno determinato qualcosa. Ha qualità, ha mezzi importanti, guardate quello che ha fatto col Chelsea. Va supportato, anche la gente deve supportarlo, non dobbiamo storcere il naso al primo errore. Maxime è un esempio per tutti, mi auguro che in queste partite possa mostrare il suo valore”.
La Roma ha fatto le migliori partite contro le big, mentre ha faticato con le piccole che si chiudono. La difesa a tre non può aumentare il problema? “Potrebbe, è un’osservazione giusta. Abbiamo le capacità di giocare a 3 e a 4. E’ una cosa tattica da spiegare, un po’ lunga. Ci sta come discorso. Noi dobbiamo essere bravi a cercare soluzioni in più per ovviare alle difficoltà contro le piccole. Mi auguro che da qui alla fine riusciremo a risolverle. La cosa fondamentale è sbloccare le partite”.
La squadra pensa troppo al Barcellona e all’impresa fatta? “Non credo che abbiamo affrontato il derby pensando fosse una passeggiata, il contrario. Credo che l’ambiente esterno l’abbia affrontato così. C’era grande rabbia in loro, hanno qualità, lo dicono i punti e gli scontri diretti. Noi siamo stati meno bravi di loro su alcune cose, ma è prematuro dire che si sia pensato ancora al Barcellona. Deve essere un momento di crescita, non dobbiamo fermarci al Barça”.
Si sente di chiedere alla tifoseria di mostrare la stessa forza in campionato? “Io credo che i tifosi continui, non dico quelli veri, quelli che hanno l’amore continuo per questa squadra saranno con noi anche col Genoa e con la Spal. E’ comprensibile l’appeal di una semifinale, nella concretezza posso capire che ci sia più fascino. Noi dobbiamo crescere qua dentro. Col Genoa è importantissima e determinante, se sbagli non hai possibilità di rimediare, il margine di errore va abbassato”.
Come sta Manolas? Perotti sarà convocato? “Perotti è un grosso dubbio che valutiamo nell’allenamento di oggi, è più facile che sia a disposizione con la Spal, quasi sicuramente. Manolas sta meglio, adesso valutiamo anche lui. Veniva da un periodo difficile, domenica non ha giocato al meglio delle condizioni”.
Sarebbe possibile vedere Under e Schick insieme in questo nuovo modulo? “Noi non giochiamo con due punte, lavoriamo sui tre. Under anche in nazionale ha giocato da seconda punta, è un ruolo che può fare benissimo, ma sono dell’idea di non fare le cose a caso. Bisogna studiare e dettare ai ragazzi le condizioni per la manovra offensiva e difensiva”.